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A Feltre incontriamo Amalia Manzan, direttrice del Dipartimento Dipendenze. La dipendenza da alcol, prima di tutto: è la più diffusa in provincia di Belluno. L’abuso di alcolici preoccupa anche per le nuove mode che si stanno radicando qui da noi, mutuate dal mondo anglosassone, soprattutto a carico dei giovani: il “binge drinking”, l’abbuffata di alcolici per cercare lo “sballo” è pericoloso e apre la via alla dipendenza. È la data della prima ubriacatura, spiega la dottoressa Manzan, a risultare significativa nella storia della dipendenza da alcol.
Ma non c’è solo il bere. La cannabis, le “canne” sono molto diffuse soprattutto tra i giovani, fanno male particolarmente nell’età dello sviluppo e possono generare problematiche di tipo psichiatrico che si manifesteranno più avanti nell’età. L’uso di cannabis è peraltro illegale, anche l’uso personale.
I servizi dell’Ulss 1 Dolomiti si mettono a disposizione anche per le dipendenze da gioco, il gioco d’azzardo per le fasce d’età medio alte, il “gaming” per i giovani. Spesso l’accesso (che è libero e gratuito, non serve nemmeno l’impegnativa del medico di famiglia) viene effettuato da un familiare, che chiede un parere, un consiglio, per poi magari riuscire a coinvolgere il congiunto desideroso di mettere la propria vita su una nuova strada: quella della libertà dalle dipendenze.
Intervista, riprese e montaggio di Luigi Guglielmi.
Sul prossimo numero dell’Amico del Popolo sarà pubblicata la versione cartacea dell’intervista. Per abbonarti clicca qui.
«Parliamo di salute» è un progetto realizzato dall’Amico del Popolo in collaborazione con l’Ulss 1 Dolomiti.
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