«Stiamo lavorando per verificare la fattibilità di installare un innovativo impianto per la produzione di idrogeno dall’acqua, saremo i primi in Italia». Sono le parole che il Sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin, ha espresso dopo il sopralluogo di lunedì 19 febbraio alla “start up” Stellart Srl della società Enerblu di Lonigo: lì il primo cittadino si è recato insieme al vice sindaco Paolo Gamba, per analizzare da vicino le possibilità di portare a Belluno il nuovissimo impianto, installandolo a servizio della RSA “Maria Gaggia Lante” a Cavarzano. L’obiettivo è quello di abbattere i costi energetici della struttura, che tra riscaldamento ed energia elettrica drena dal bilancio circa 450 mila euro. Dall’acqua, infatti, si otterrebbe l’idrogeno per l’energia elettrica e si produrrebbe calore.
Per De Pellegrin è «una via interessante; si tratta di una tecnologia nuova». Averla a Belluno, «renderebbe la nostra Città un modello in fatto di innovazione nel campo dell’efficientamento energetico e delle nuove fonti di energia, pulita e alternativa. Stiamo seguendo l’evoluzione della tecnologia in modo da accertare la concreta fattibilità e poter avviare l’iniziativa quanto prima, nel rispetto delle procedure».
L’ipotesi nasce da approfondimenti sullo sviluppo di una nuova tecnologia di separazione dell’idrogeno presente nella molecola dell’acqua: a quanto dice il comunicato stampa diffuso, sono sufficienti modeste quantità di acqua per alimentare il modulo di produzione. L’intero processo non produce anidride carbonica e permette di ottenere un idrogeno del tutto green.
Secondo il progetto, l’idrogeno così ottenuto dovrebbe servire per alimentare un co-generatore della potenza necessaria per l’integrazione termica del fabbisogno della RSA e, allo stesso tempo, per soddisfare l’intero fabbisogno elettrico. Eventuali eccedenze saranno vendute.
Per il vicesindaco Paolo Gamba «le modalità di finanziamento verranno definite alla luce di un piano economico e finanziario dettagliato, conseguente ad un progetto di fattibilità (ai sensi del nuovo codice dei contratti) che evidenzi in dettaglio producibilità elettrica e termica, effettiva collocazione della produzione termica, costi di investimento, costi operativi, andamento del prezzo zonale dell’energia elettrica eccedente ceduta alla rete elettrica e altro ancora».
Nel frattempo prenderà il via alla Gaggia Lante, presso l’esistente centrale termica oggetto di ammodernamento, l’installazione di pannelli fotovoltaici e di pompe di calore per la produzione di acqua calda sanitaria.
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3 commenti
Giuseppe
Se non pioverà a breve bisognerà anche creare l’acqua dell’idrogeno.
Fabry
Se i costi li paga di persona il Sindaco Gamba nulla da eccepire, diversamente consiglierei delle ottime letture scientifiche indipendenti che ben spiegano le motivazioni per cui tale pratica è antieconomica. Per via di quella materia evidentemente poco studiata a scuola. La fisica. (applicata).
ettore
Eh, come ti capisco! Io l’ho studiata all’universitá (Ingegneria) e vedere questi profani che si reinventano, ogni volta, il moto perpetuo (con macchina chimica) con un ciclo 2H2O+energia1->2H2+O2->2H2O+energia2, pretendendo che energia2 sia maggiore di energia1, mi fa sempre venire voglia di ridere. Salvo poi cambiare, repentinamente, umore, pensando a quanti soldi (nostri) questi soggetti sprechino con queste “genialate”. Si dimenticano sempre di citare, in queste loro genialate, la parte debole del ragionamento,e cioé che la Fisica ha stabilito come impossibile il moto perpetuo in qualunque forma (anche con “macchina chimica”) e che quindi, necessariamente, la parte di energia che devono impiegare (energia1), e che gli consuma l’elettrolizzatore, é necessariamente maggiore di quella ottenuta (energia2). Quindi solo uno spreco. Ma forse nessuno gliel’ha detto che l’elettrolizzatore non lavora “gratis”, ma mangia parecchia energia elettrica…Se ne accorgeranno quando al comune arriverá la bolletta!