Nei primi tre mesi del 2024, le paratie del Mose sono state alzate già una quindicina di volte. L’ultima ieri sera dopo cena, a fronte di una marea che cresceva di venti centimetri all’ora, circa. La grande opera ingegneristica che sbarra la laguna e “tiene fuori” il mare funziona e ripara Venezia dai danni dell’acqua alta.
«Ancora una volta il Mose ha confermato la sua utilità proteggendo il centro storico di Venezia dai pericoli di un picco di marea e sulla base dei risultati ci consente di proseguire a guardare con maggior serenità alla secolare minaccia dell’acqua alta» ha detto il presidente del Veneto Luca Zaia, esprimendo soddisfazione per i risultati della messa in funzione delle paratoie e ringraziando gli addetti alla sorveglianza e all’operatività dell’infrastruttura, che sono attivi 24 ore 24. ¯«Ieri sera, a fronte di un’oscillazione della marea che variava di 20 centimetri nell’arco di un’ora e mezza, alle 20.55 tutte le barriere erano state chiuse e a mezzanotte e 40’ sono state abbassate. Meritano un ringraziamento tutti gli operatori impegnati nel funzionamento di quest’opera ingegneristica complessa, personale a cui, giorno e notte, è affidata la vigilanza e la prontezza di intervento per la tutela di una realtà urbana unica al mondo, patrimonio dell’Umanità Unesco, dei suoi abitanti e delle sue attività».
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