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domenica 8 Giugno 2025,

Belluno, due indagati per furto aggravato nelle cassette delle offerte del Duomo

I due uomini, un casertano e un portoghese senza fissa dimora, sono stati individuati grazie alle telecamere di videosorveglianza.

Nel tardo pomeriggio di ieri, venerdì 12 aprile, il sacrestano del Duomo ha notato aggirarsi tra le navate due personaggi sospetti, che non avevano certo l’aria dei turisti. Per controllare meglio la situazione si è recato presso il server del servizio di videosorveglianza. Qui sul monitor ha potuto controllare le mosse di entrambi. Ed ecco che, quando tutti i fedeli e i turisti erano usciti dalla Cattedrale, uno dei due sospetti si è posizionato presso la porta per “fare il palo”, mentre l’altro ha cominciato ad armeggiare presso la cassetta delle offerte.

Al che – erano le 18.10 circa – il sacrestano è intervento in chiesa, facendo allontanare i due, e ha chiamato il 113, riferendo l’accaduto. Alle forze di Polizia, prontamente intervenute, ha potuto mostrare la registrazione dei fatti, che diventava prova del furto. «Visto il breve periodo trascorso dall’orario del furto» – come dice il comunicato stampa della Questura – la Volante si è messa immediatamente in ricerca degli uomini nei dintorni e li ha intercettati in Piazza dei Martiri. «I due uomini, il primo italiano originario della provincia di Caserta e il secondo cittadino portoghese, entrambi di fatto senza fissa dimora in Italia, rispondevano perfettamente alla descrizione delle due figure appena visionate nelle registrazioni», continua il comunicato.

«I due uomini, dopo un breve tentativo di negare l’accaduto, capita l’esistenza del video che li incriminava, hanno ammesso di aver compiuto il furto utilizzando un arnese autoprodotto (poi ritrovato nel loro zaino) ponendo all’estremità di uno spago del nastro biadesivo che, inserito nella fessura delle cassette delle offerte, doveva raccogliere le monete e le banconote» deposte all’interno della stessa dai fedeli, «senza danneggiarla in maniera evidente».

Accompagnati in Questura, addosso ai due uomini sono state poi trovate banconote per un valore di 20 euro, monete, due piccole torce, un coltellino multiuso e vari cacciaviti di piccole dimensioni. I due sono stati perciò indagati ai sensi degli art. 625 c.p. (furto aggravato) e 707 c.p. (possesso ingiustificato di chiavi alterate o grimaldelli) e deferiti all’autorità giudiziaria.

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