Le imprese turistiche della provincia di Belluno hanno risposto in modo massiccio al bando regionale per la riqualificazione: è un segnale di forte interesse da parte degli albergatori e delle strutture ricettive. La chiusura delle domande l’11 aprile ha visto una partecipazione notevole, tanto da superare di gran lunga le disponibilità messe a disposizione dal bando.
Per Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Confcommercio Belluno, c’è volontà di crescita degli albergatori bellunesi. «Anche in questa occasione le domande hanno superato ampiamente le disponibilità messe a bando. Un grazie alla Regione Veneto – Assessorato e Direzione turismo – nella speranza che si trovi il modo di esaudire il maggior numero di istanze con eventuali risorse integrative».
Tra le richieste, ben 112 riguardano la montagna veneta su un totale di 369 istanze presentate. Questo dato è particolarmente significativo considerando il rapporto con il numero di imprese turistiche in altre zone della regione. Le domande per le imprese montane ammontano a quasi 12 milioni di euro di potenziale investimento.
Il sistema associativo di Confcommercio Belluno-Dolomiti ha svolto un ruolo importante nell’informare e assistere le imprese fin dall’autunno scorso, organizzando convegni e altre iniziative per illustrare le opportunità offerte dal bando. Nei mesi successivi, sono state comunicate le caratteristiche del bando e fornita assistenza grazie al supporto dell’ufficio bandi di Fidi Impresa & Turismo Veneto, che ha presentato oltre 30 domande solo per la provincia di Belluno.
De Cassan sottolinea l’efficacia del lavoro di squadra: «Dalle relazioni con il governo regionale e le direzioni coinvolte all’assistenza e alla comunicazione rivolta agli associati, il sistema associativo ha funzionato in modo sinergico».
In ottica Milano Cortina 2026, De Cassan ribadisce l’importanza di un sostegno diretto a livello governativo per le imprese turistiche delle aree coinvolte. «Da anni chiediamo un impegno speciale, come un sistema di crediti d’imposta ad hoc o esenzioni dal regime “de minimis”, in modo da integrare i contributi regionali. Abbiamo nuovamente interessato il senatore De Carlo e presenterò la questione anche al consiglio nazionale di Federalberghi».
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