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lunedì 9 Giugno 2025,

Consegnato ad Aldo Pellencin il Discobolo d’Oro del Csi

Il premio gli è stato consegnato giovedì 8 maggio ad Anzù durante la festa promossa dal quartiere Portoria.

Anche se pare prematuro parlarne, il Csi di Feltre non mancherà di festeggiare nel 2025 il suo 80° anno di vita. Che si tratti di una ricorrenza importante è fuori discussione, se si pensa alla funzione che il sodalizio ha ricoperto in seno alla comunità feltrina e nella promozione di una concezione dello sport improntata ai valori umani. Compito che continua ad assolvere, come ha testimoniato la consegna del Discobolo d’Oro ad Aldo Pellencin.

Quella che si è tenuta giovedì 8 maggio nel capannone dell’Unione Sportiva San Vittore di Anzù, più che una cerimonia è stata una grande festa, che ha coinvolto la comunità locale, sportivi più o meno giovani, amministratori comunali e tanti contradaioli che nel passato hanno condiviso e vissuto le vicende del quartiere Portoria.

Il Discobolo d’Oro è un ambito riconoscimento che ogni anno viene assegnato dal Csi nazionale a società sportive o a dirigenti che hanno onorato lo sport come fonte di formazione e di sviluppo integrale della persona umana.
La presidente del Csi di Feltre, Cinzia Lusa, ha consegnato ad Aldo Pellencin una targa e una pergamena per i meriti acquisiti come atleta, come dirigente dell’Unione Sportiva San Vittore e come vicepresidente dello stesso Csi.

A ringraziare Pellencin per il suo impegno costante, gratuito e generoso è stato anche l’assessore allo Sport di Feltre, Maurizio Zatta, mentre un grazie particolare gli è stato rivolto dalla sindaca Viviana Fusaro che ha avuto modo di conoscere lo spirito di dedizione alla comunità che ha accompagnato la sua esistenza. Proprio in Pellencin ha ravvisato un esempio di quanto sia importante il ruolo del volontariato nel contesto sociale della città.

A ricostruire alcuni aspetti dell’impegno sportivo e sociale del premiato è stato poi Samuele Spada, nella veste di consigliere del quartiere Portoria.
Nei primi anni ’60, grazie all’intraprendenza del compianto Ermanno Boaretto, nasceva l’Unione Sportiva San Vittore. In quegli anni lo sport rappresentava per i ragazzi una fonte di svago e di divertimento. Le prime esperienze come atleta Aldo le ha fatte proprio in questa società sportiva, che diventava anno dopo anno un punto di riferimento per tanti giovani e per lo stesso paese di Anzù.

Pellencin ha giocato a calcio nel ruolo di portiere e, a dispetto della statura, con qualche soddisfazione, come quella vissuta dopo aver vinto con la sua società il torneo amatori del Csi. Poi altre esperienze le ha avute con le giovanili del Foen, con la Farrentina e in Terza Categoria con il San Vittore. Al di là dei risultati, lo sport è stato per lui occasione per stringere amicizie, per intrecciare rapporti umani che hanno contribuito alla sua crescita umana, che poi è quello che più conta.

Col passare degli anni a questo impegno Aldo ne ha aggiunti tanti altri. Oltre che dirigente e presidente dell’Unione Sportiva San Vittore, è stato membro del consiglio parrocchiale di Anzù, collaboratore del Gilf, organizzatore del “Brusa la Vecia” e della Serata del dilettante, che a lungo è stata una delle feste di maggior richiamo nel Feltrino. Il suo senso civico lo ha indotto a ricoprire il ruolo di consigliere comunale al tempo dei sindaci Brambilla e Vaccari.
Come scultore – una passione che ha scoperto da pochi anni – ha organizzato mostre, simposi durante il Palio, la Mostra dell’Artigianato e la Festa dell’Orzo.
Come se non bastasse dal mese di ottobre 2023 è stato nominato presidente del quartiere Portoria, che si è impegnato a rilanciare grazie a tanti giovani su cui può contare.

Commosso per il premio ricevuto, Aldo Pellencin ha ringraziato tutti, in primo luogo la famiglia che a volte ha trascurato per far fronte a tanti impegni, senza nascondere la soddisfazione di aver fatto qualcosa di buono per questa comunità di cui si è sempre sentito partecipe. Con tutti i doveri che ciò comporta.
Gabriele Turrin

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