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venerdì 6 Giugno 2025,

Cinque interventi di soccorso nella zona del Sorapis in pochi giorni

Numerosi gli escursionisti che si avventurano su sentieri ancora in condizione invernale senza conoscenze, abbigliamenti e attrezzature adeguate.

Malgrado il meteo avverso e la persistente condizione invernale dei sentieri, sono numerosi gli escursionisti che, senza abbigliamento e attrezzatura opportuni e senza conoscenze alpinistiche adeguate all’ambiente innevato, si avventurano sugli itinerari che conducono al lago del Sorapis o al Rifugio Vandelli. Di qui la necessità di effettuare cinque interventi di soccorso in pochi giorni.

Anche oggi il Soccorso alpino di Cortina è stato attivato per due persone infreddolite sotto Forcella Marcuoira e i soccorritori della Guardia di finanza hanno dovuto raggiungerli a piedi poiché l’assenza di visibilità non consentiva l’avvicinamento dell’elicottero per una rapida risoluzione dell’emergenza. Ieri invece era scattato l’allarme per 4 turisti americani in difficoltà nella stessa zona, che avevano chiesto una squadra in supporto, salvo dopo due ore comunicare che si erano arrangiati. Sempre in zona Forcella Marcuoira domenica l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore ha recuperato due turiste svizzere bloccate dalla paura delle valanghe.

Nei giorni precedenti il Soccorso alpino di Auronzo era intervenuto di notte in Valbona per altre tre persone francesi bagnate e gelate dal freddo, così come la Guardia di finanza di Cortina, sempre in Valbona, aveva ritrovato due inglesi usciti 50 metri dal sentiero. Riportati a valle, in tutti i casi gli escursionisti aiutati sono stati poi riaccompagnati alle rispettive macchine.

A fronte di questa situazione il Soccorso alpino sottolinea che con maltempo e nebbia la possibilità di perdere il sentiero è elevata, le squadre a piedi hanno bisogno di ore per individuare e raggiungere i chiamanti e in caso di infortunio le operazioni inevitabilmente si prolungano. Sui sentieri in quota permangono condizioni invernali, molta neve e freddo, il lago del Sorapis è ghiacciato e il Rifugio Vandelli chiuso. Di qui l’invito del Soccorso alpino ad attendere il miglioramento della stagione, a utilizzare in ogni caso calzature e abbigliamento appropriati al rigore dell’ambiente e a rientrare sui propri passi al primo accenno di difficoltà.

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