La 16a Giornata Nazionale delle Miniere sarà celebrata al Centro Minerario di Valle Imperina di Rivamonte Agordino (a lato della strada regionale 203 “Agordina”) il 25 e 26 maggio, sabato e domenica prossimi, a partire dalle 17.
L’azione di rilancio del Centro Minerario di Valle Imperina è stata fortemente voluta dalle istituzioni, dalle associazioni e dalle comunità locali ed è stata avviata in concreto grazie all’impegno del Gruppo Botol e in particolare di Fabrizio Vigilante, che caparbiamente ha perseguito l’iniziativa.
Nell’occasione del convegno celebrativo della Giornata sarà possibile assistere a un convegno a tema con l’intervento di numerosi esperti, visitare i musei, le mostre e godere appieno dello splendido panorama della Conca Agordina e delle Dolomiti Bellunesi.
Sabato 25 Agata Patanè aprirà i lavori intervenendo sul tema «Miniera di Valle Imperina e la rete ReMi». Poi parleranno Maria Luisa Perissinotto «Valle Imperina: un patrimonio geo-logico minerario nel Catalogo dei Geositi della Regione del Veneto», Laura Genovese «Il progetto Remusit: ragionando sulle miniere culturali», Barbara Aldighieri «Valle Imperina: una miniera espressione di un territorio di tradizione mineraria», Dino Preloran «Storia, geologia e metallurgia: brevi cenni preparatori all’escursione». Sarà lanciato il concorso fotografico per la realizzazione del calendario 2025, poi è prevista la «Cena del minatore» al ristorante “Alle Antiche Miniere”, su prenotazione. Seguirà la proiezione del video «Dentro la Miniera di Valle Imperina».
Domenica 26 alle 9 la visita guidata alla miniera con guide formate dal “Corso di Formazione per accompagnatori visite alla Miniera di Valle Imperina” indetto dal Dipartimento Geo-tecnico Minerario dell’Istituto Istruzione Superiore U. Follador di Agordo.
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1 commento
Raffaello Vergani, cittadino onorario di Rivamonte Agordino
Ma dov’erano nel 1982 – quando la Comunità montana aveva proposto la trasformazione della Valle Imperina in una discarica di rifiuti – i periti minerari che oggi si gloriano dell’avvenuto recupero della Valle ad una fruizione culturale ed economico- turistica?