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giovedì 19 Giugno 2025,

L’orso scende: ieri notte era a Faè di Longarone ►Foto

Potrebbe trattenersi ancora sul territorio, a seconda delle disponibilità di cibo. È un animale «in dispersione»

Prima in Cadore a Casera Razzo, vicino al confine con il Friuli, da dove forse viene. Poi in Zoldo, a Fornesighe/Fornegise e poi a Solagnot/Solagnoot. Adesso a Faè di Longarone. Piano piano scende verso sud, l’orso che la prima volta è stato “beccato” da una fototrappola e poi ha lasciato tracce del suo passaggio sempre nel solito modo: alveari distrutti. Probabilmente è sempre lo stesso animale.

Il plantigrado ha lasciato nuovi segni della sua presenza nella notte tra martedì 21 e mercoledì 22 maggio. A Faè ha colpito un apiario, quattro arnie predate. L’animale ha lasciato l’impronta di una zampa su un telaio, larga all’incirca 10 centimetri.

La Polizia Provinciale sta analizzando le predazioni. Ipotizza che si tratti di un animale giovane, con ogni probabilità lo stesso che da una settimana si muove sulle montagne di Zoldo.

Gli esperti faunisti della Polizia Provinciale spiegano che l’orso sembra aver preso l’abitudine di visitare gli apiari che trova in zona, per mangiare larve, fogli di cera, api e le quantità di miele presenti (perlopiù scarse, in questo periodo dell’anno). Può essere che si trattenga ancora sul territorio, a seconda delle disponibilità di cibo, o che lo abbandoni, dato che si tratta di un animale in dispersione, non stanziale.

Gli agenti della Polizia Provinciale continueranno il monitoraggio dei passaggi dell’orso, anche con l’installazione di fototrappole. L’invito agli apicoltori è a controllare quotidianamente le arnie, anche quelle collocate nelle vicinanze di strade e abitazioni, per prevenire nuove predazioni.

1 commento

  • Bellissimo episodio. Finalmente una provincia a misura di orso. Forse sarà in visita per controllare i cantieri delle Olimpiadi 2026 o quelli della Variante di Longarone. Sicuramente nella stagione estiva diverrà un’attrattiva per milioni di turisti, che al Trentino preferiranno le nostre montagne.

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