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lunedì 15 Dicembre 2025,

L’Associazione Medici Cattolici di Belluno ricorda la dottoressa Alba Grazia Talamini

Ad alcuni giorni dal suo decesso ne viene sottolineata la professionalità, la disponibilità, l’impegno di tutta la vita a vantaggio di Belluno e dei suoi abitanti.

L’Associazione Medici Cattolici Italiani di Belluno, sezione Mons. Vincenzo Savio, ha diffuso una nota per rendere omaggio, ad alcuni giorni dal suo decesso, alla dottoressa Alba Grazia Talamini.
Impegnata per tutta la lunga vita professionale come pediatra di libera scelta, Grazia Talamini era molto apprezzata per la sua disponibilità e professionalità e – sottolineano i Medici Cattolici – ha rappresentato per tanti genitori della città e dintorni un faro per risolvere i problemi di molte famiglie che dovevano fare i conti con patologie acute o croniche dei loro figli.

Insieme con il marito, il compianto dottor Lelio Gava, per 40 anni chirurgo all’Ospedale di Belluno, la dottoressa Talamini ha rappresentato un pilastro importante per far sorgere l’Associazione Medici Cattolici Bellunesi, divenendone per quindici anni la responsabile economica, sotto la presidenza proprio del marito. Questa indefessa attività, volta a favorire la conoscenza della dottrina della Chiesa in ambito sanitario e dei principi morali da essa rappresentati, le hanno valso il riconoscimento di tutti i medici che hanno potuto conoscerla. Grazia, accanto a una fede profonda e a una religiosità senza orpelli, mostrava una grande concretezza e laboriosità, condita spesso da accenti ironici e talora spigolosi, ma sempre volti ad ottenere un obiettivo di bene.

«Ci uniamo ai familiari – concludono i Medici Cattolici – per consegnare ai Bellunesi il ricordo di una persona che ha operato per tutta la vita a vantaggio di questa città e dei suoi abitanti e che ha meritato l’encomio di tutti».

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1 commento

  • Ho conosciuto la signora Alba Grazia ieri n occasione di un pellegrinaggio diocesano a Lourdes. Anche lei, come peraltro il marito dr. Lelio Gava, che per anni è stato presidente della sottosezione Unitalsi di Belluno, mi aveva colpito per la sua semplicità, affabilita’ e, confermo, una certa propensione ad una bonaria ironia, anche verso se stessi.
    Una bellissima coppia, che sicuramente si è finalmente ricongiunta sotto il manto di Maria.

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