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martedì 16 Dicembre 2025,

Corso di geografia intorno alla Croda da Lago

Organizzano Fondazione Dolomiti Unesco e Fondazione Giovanni Angelini (foto Moreno Geremetta)

Come ogni anno insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado, guide alpine, istruttori Cai e tutti coloro che nello svolgere la loro attività si trovano a divulgare i valori paesaggistici, geologici o antropici delle Dolomiti Patrimonio Mondiale avranno la possibilità di approfondire numerosi aspetti di uno dei nove Sistemi Dolomitici. La scelta è ricaduta sul Sistema 1 (Pelmo – Croda da Lago), estremamente interessante tanto dal punto di vista geologico, geomorfologico e vegetazionale, quanto dal punto di visto archeologico ed etnoantropologico. «Frequentatori delle Dolomiti. Tracce, impronte, percorsi, paesaggi» è il titolo scelto per questa edizione, che si aprirà il 5 luglio al Museo Vittorino Cazzetta di Selva di Cadore con una giornata di studi aperta a tutti (previa iscrizione attraverso il modulo disponibile qui) e che spazierà dal popolamento delle Dolomiti in epoca antica fino alla frequentazione turistica di oggi, per poi concentrarsi su aspetti legati alla geologia, alla vegetazione in rapporto ai cambiamenti indotti dalla crisi climatica e alla fauna, con particolare riferimento ai grandi predatori.

Il giorno seguente i partecipanti all’intera tre giorni, che come sempre hanno saturato le iscrizioni già nei primi giorni utili, percorreranno il giro ad anello della Croda da Lago, raggiungendo il Casón de Formìn, il Rifugio Palmieri, Forcella Ambrizzola, Forcella de Formìn, Lastói de Formìn, e tornando infine al Casón de Formìn. L’itinerario da Ru Curto a Forcella Ambrizzola si svolgerà lungo il Dolomites World Heritage Geotrail. L’ultima giornata sarà invece dedicata a un’interessante passeggiata lungo la Val Fiorentina, che consentirà di affrontare, grazie all’attraversamento degli antichi insediamenti che ancora la caratterizzano, anche temi legati alla storia, all’architettura, alla gestione dei prati e dei pascoli, fino all’evoluzione del paesaggio nell’ultimo secolo e ai possibili scenari futuri. Per maggiori informazioni: Fondazione Giovanni Angelini 0437 948446.

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