Longarone Fiere ha un piano di riqualificazione che è nei cassetti da tempo e che a causa del Covid e dell’aumento dei costi energetici conseguenti alla guerra in Ucraina è rimasto bloccato, ma che adesso torna a essere affrontato. L’argomento sarà infatti all’attenzione della prossima assemblea dei soci in programma lunedì 24 giugno.
«Sapevamo della necessità di aggiornare la certificazione prevenzione incendi, non è un fulmine a ciel sereno», spiega il sindaco di Longarone Roberto Padrin. «Gli interventi erano già programmati all’interno di un piano complessivo di riqualificazione che ha avuto degli stop legati alle difficoltà di bilancio della fiera registrate con il Covid e con le crisi globali conseguenti. Un piano che ipotizza anche di realizzare una struttura ricettiva all’interno del parco fieristico, così da intercettare una necessità non solo per le fiere e gli espositori, ma anche per l’area del Longaronese».
«La certificazione prevenzione incendi oggi manca per i padiglioni più vecchi, quelli storici nati insieme alla fiera. Non è un problema generalizzato, tant’è vero che le fiere programmate per l’autunno hanno già quasi tutte il sold-out di espositori», prosegue il sindaco. «Ora è arrivato il momento di affrontare la questione e lunedì nell’assemblea dei soci si parlerà proprio di questo e dell’aumento di capitale necessario per realizzare gli interventi. Per l’ampia riqualificazione necessaria a far esprimere tutte le potenzialità della fiera serviranno investimenti. Ricordo che altre fiere del Veneto hanno avuto ricapitalizzazioni e iniezioni di risorse per cifre di milioni di euro negli ultimi anni. A Longarone, dove transitano più di 100 mila visitatori l’anno e oltre mille aziende, serve molto meno per esprimere tutte le potenzialità di una piattaforma che è a servizio del territorio. Tanto più che viene avanti anche la partita olimpica. A Longarone troveranno spazio alcuni dei parcheggi per le gare di Cortina e vogliamo che la fiera diventi un hub del territorio e delle sue peculiarità, sia sul fronte del turismo sia su quello dell’economia. Ha tutto per esserlo: è un gioiello di pregio, ma in questo momento va riqualificato».
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