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martedì 2 Settembre 2025, Sant' Elpidio

Bim Gsp, approvato il bilancio consuntivo 2023

Realizzate opere per 16,3 milioni di euro. Partiti i cantieri finanziati con fondi Pnrr.

È stato approvato a maggioranza dei soci, oggi pomeriggio, nella sala congressi di Villa Carpenada, a Belluno, il bilancio consuntivo 2023 di Bim Gsp, la società dei Comuni bellunesi che si occupa della gestione del ciclo integrato dell’acqua, dalla captazione alla depurazione. I risultati conseguiti nel corso dell’anno sono stati illustrati dal presidente Attilio Sommavilla, coadiuvato dal personale della società e dai consiglieri di amministrazione Lara Stefani e Andrea Menin.

DATI ECONOMICI
Il valore dei ricavi, nel 2023, si è attestato a 31,6 milioni di euro, mentre i costi complessivamente sostenuti sono stati di 26,8 milioni. Tra le principali voci di spesa, il forte rialzo dei prezzi delle materie prime e, in misura minore, dell’energia elettrica, unitamente all’incremento del personale in organico per l’attuazione degli investimenti programmati e dei progetti legati ai fondi Pnrr. Il margine operativo lordo, differenza tra ricavi e costi, è di 4,8 milioni di euro, mentre il risultato netto è di 743 mila euro. Il patrimonio, con l’utile generato, è salito a circa 60 milioni di euro.

CANTIERI
Gli investimenti complessivamente realizzati nel 2023 – cantieri avviati o conclusi – hanno raggiunto quota 16,3 milioni di euro, a cui si aggiungono 4,6 milioni di euro per manutenzioni ordinarie. Tra le principali opere, il risanamento di un tratto fognario ad Alleghe, la posa di una nuova porzione di fognatura a San Pietro di Cadore, Alleghe e Seren del Grappa, la sostituzione di una parte di rete idrica in Nevegal, il rifacimento dei serbatoi di Gaidon (La Valle Agordina), Le Coste (Falcade) e degli acquedotti in Val Bieggia (Domegge) e a Pra Stavel (San Pietro di Cadore), l’interconnessione tra i serbatoi di Piaia e della Vena d’Oro a Ponte nelle Alpi, la ristrutturazione del depuratore di Vallesella a Domegge e la costruzione del nuovo impianto di Borca di Cadore.

La spesa media per gli investimenti nel 2023 è stata di 86 euro per abitante servito, ben al di sopra del costo medio italiano di 70 euro ad abitante: un valore che conferma l’impegno profuso dalla società nel miglioramento del sistema idrico bellunese.

In parallelo, nel 2023, è proseguita anche l’attività di studio, monitoraggio e raccolta dati delle sorgenti per la delimitazione delle aree di salvaguardia, vale a dire le porzioni di territorio circostanti ai punti di prelievo da preservare e sottoporre a limitazioni di utilizzo umano: ad oggi sono già operativi oltre 100 strumenti di misurazione tecnica, grazie ai quali sarà possibile definirne la perimetrazione. Incrementati anche i punti di disinfezione, per migliorare la qualità dell’acqua erogata e ridurre, nelle aree più vulnerabili, i fenomeni di non potabilità legati agli eventi meteo intensi: nel 2023 sono stati installati 16 nuovi impianti, portando a 207 il numero complessivo dei sistemi in esercizio, con previsione di arrivare entro il 2027 a 280. Positivo anche il bilancio della sostituzione massiva dei contatori d’utenza: nell’anno sono stati installati oltre 9 mila misuratori meccanici e digitali, 24 mila in totale dal 2020.

PROGETTI PNRR
Priorità assoluta hanno avuto gli interventi finanziati con fondi Pnrr. A giugno 2023 è partito il progetto da 25,6 milioni di euro volto a ridurre fino al 35%, entro fine 2025, le perdite idriche degli acquedotti bellunesi. Gsp ha attivato circa 90 contratti per dar corso alla modellazione, distrettualizzazione e digitalizzazione dei 1.615 km di rete idrica previsti in progetto, distribuiti su 36 sistemi acquedottistici e 16 Comuni bellunesi, per un totale di oltre 100 mila abitanti.

«Diminuire in soli due anni il tasso di dispersione è un obiettivo molto sfidante e ambizioso – commenta Attilio Sommavilla, presidente di Bim Gsp – e per conseguirlo stiamo concentrando impegno e professionalità interne ed esterne all’azienda. Ad oggi abbiamo già investito 4,3 milioni di euro e distrettualizzato circa 500 km di condotte: siamo, quindi, a buon punto rispetto ai 1.000 km previsti per fine 2024 e ai 1.600 complessivi di progetto. Il biennio 2024 e 2025 sarà indubbiamente cruciale, sia in termini di cantieri attivi che di sforzo straordinario di tutta l’organizzazione. Serve, naturalmente, anche la collaborazione dell’utenza, che potrà avere qualche disagio per la suddivisione in distretti che stiamo concretizzando lungo la rete idrica bellunese, ma per elevati benefici in termini di gestione efficiente della risorsa acqua».

Nel 2023 è stato dato avvio anche ai due progetti del settore depurazione finanziati con fondi Pnrr: il primo, del valore di 1,6 milioni di euro e i cui lavori sono già in corso, porterà alla realizzazione nel depuratore di Longarone di un centro unico per il trattamento e la disidratazione dei fanghi prodotti dagli oltre 300 impianti gestiti. Il nuovo comparto garantirà importanti benefici sia economici che ambientali perché Gsp sarà autonoma nel trattamento dei fanghi e non dovrà ricorrere più a centri specializzati fuori provincia, che oggi trattano il 60% dei rifiuti generati.
La seconda progettualità, da 2,9 milioni di euro, permetterà di adeguare e potenziare il depuratore di Marisiga, in Comune di Belluno: il cantiere, già avviato e di prossima conclusione, assicurerà processi di trattamento delle acque di scarico più performanti ed evoluti.

SOSTENIBILITÀ
Presentato ai soci anche il nono Bilancio di sostenibilità di Gsp, documento che rendiconta le “performance” della società sotto il profilo sociale e ambientale, oltre che economico. Tra i principali risultati raggiunti nel 2023, 26 milioni di euro di valore economico complessivamente distribuito a imprese, collaboratori, enti locali, pubblica amministrazione, finanziatori, comunità locale. Il valore complessivo degli acquisti per lavori, forniture e servizi è stato di 27,8 milioni di euro e ha interessato 562 fornitori. Le ore di formazione complessivamente erogate a dipendenti e collaboratori sono state oltre 4mila. A salvaguardia della risorsa idrica e degli ecosistemi, sono stati eseguiti circa 9 mila analisi sulle acque potabili e reflue monitorando oltre 135 mila parametri, e sottoposto a trattamento 37,8 milioni di metri cubi di reflui, restituendo in natura acqua pulita.

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