L’edizione 2023 l’ha vinta Lorenzo Cagnati, suo il tempo mostruoso di 41’24” per superare i 900 metri di dislivello su 7 chilometri di distanza tra Case Bortot e il Rifugio Settimo Alpini. Al femminile, il tempo da battere è 53’40” di Giulia Pol, era il 2022. Il contesto: la mitica Schiara, Dolomite di Belluno, Parco Nazionale, Dolomiti Unesco, la partenza all’ultimo abitato sopra Bolzano Bellunese, Boldàn, il percorso prima in piano fino al Ponte del Mariano per due chilometri e mezzo e poi la rampa, su e sempre su solo in salita, fino alla radura sotto la parete di roccia, sotto la Gusèla del Vescovà, dov’è il rifugio. Il percorso ha un nome, che per i montanari bellunesi è leggenda: Cai 501.




Domenica prossima ritorna la sfida. La Crono Rifugio Settimo Alpini è arrivata alla 11a edizione ed è in programma domenica 14 luglio. Parte già con un record: 170 atleti al via, mai così tanti, 38 sono donne, mai così tante. E mai così tanti iscritti da fuori provincia. La voce si sparge, il fascino cattura, l’impresa coinvolge.
Non ci sono Schiara e Serva di corsa se non c’è lui, Massimo “Cimo” Garzotto, uno degli organizzatori ma anche uno che potrebbe a occhi chiusi elencare i sassi su cui poggiare con sicurezza il piede, quando si corre da pazzi, in su e in giù. «Tanta fadìga» confida all’Amico del Popolo «ma è la mia seconda famiglia». E poi, con tono più ufficiale: «Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto in questi anni, la Crono è cresciuta come evento e come partecipazione».
L’idea della Crono cominciò a prendere forma nel 2010. Garzotto ne parlò con Beppe Pierantoni gestore del Rifugio, Sandro Farinazzo allora presidente del Cai Belluno e Beniamino Sitta memoria storico sportiva, uno che faceva i record di velocità fin sulla cima della Schiara, prima ancora che nascessero tutte le ferrate. «Volevamo rendere ufficiale e concreta la sfida che dagli anni ’60 aleggia nel Bellunese» ricorda Cimo. La domanda era: «Quanto ci metti ad andare al Settimo?»
Nel 2010 la prima edizione fu su invito; amici, sportivi, atleti storici. Una cinquantina di appassionati, di fedelissimi, poche le donne. Subito tempi da sbalordire: Davide Pierantoni giovanissimo blocca il cronometro a 43’30”; Stefania Satini lo ferma appena sopra i 56′. Resteranno i record per tante edizioni. E che nomi, sono passati per la Crono del Settimo: Daniela Da Forno, Martina Valmassoi, Stefania Zanon, Jennifer Senik, Daniele De Colò, Eris Costa.
C’è stato però uno stop, la famiglia Pierantoni ha lasciato il rifugio e altre situazioni sono mutate. Garzotto ricorda che la spinta per ripartire è arrivata da «quei da Boldàn, supportati in progress dagli amici Sherpa di Giazzoi, “eterni ragazzi ” che hanno preso per mano la gara con il giusto spirito per portarla a questo inimmaginabile risultato. Vedere campioni internazionali come Pol, Cagnati, Sostizzo correre dietro casa nostra, sotto alla nostra Schiara, vedere atleti nazionali che si sfidano è qualcosa di fantastico».
L’invito però è per tutti: ciascuno superi se stesso, batta il proprio record, non quello degli altri, e salga «a godersi lo spettacolo sulla conca del Pis Pilon».
Ritorna domenica la campionessa Giulia Pol, quella del record. Ritorna Lorenzo Cagnati, quello del record. E tanti, tanti altri. «Verranno a conoscere la nostra Schiara e di questo siamo davvero orgogliosi» è entusiasta Cimo «la valorizzazione del nostro territorio magnifico è davvero il nostro unico obiettivo».
Strade strette, molto strette per salire a Case Bortot e saranno molto trafficate: l’organizzazione consiglia di utilizzare l’ampio parcheggio in zona Mulino, in riva all’Ardo, quello dedicato all’alpinista austriaco Toni Hiebeler.
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