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sabato 7 Giugno 2025,

Recuperati in cima al Civetta: neve alta, scarpe inadeguate, rifugio ancora chiuso

Un'ora prima l'ennesimo infortunio sul percorso per il lago di Sorapis. Nella foto: Civetta

Erano le 18.30 di ieri, mercoledì 10 luglio, quando una richiesta di aiuto è arrivata dalla cima del monte Civetta, uno dei “tremila” della provincia di Belluno. Quattro escursionisti cechi, completata l’impegnativa Ferrata degli Alleghesi, avevano trovato ancora molta neve sulla cima e hanno poi raggiunto il Rifugio Torrani che sorge poco sotto la vetta, a 2.984 metri di quota, trovandolo ancora chiuso. I quattro, due uomini e due donne, non avendo nemmeno calzature adatte alle condizioni ambientali si sono decisi a chiedere soccorso. L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in vetta e li ha recuperati con il verricello (significa che il soccorritore si è calato dall’elicottero con il cavo, issandoli poi a bordo), per poi lasciarli a Palafavera, in Zoldo.

Un’ora prima era arrivata un’altra chiamata, l’ennesimo infortunio sul percorso che conduce al rifugio Vandelli e al lago di Sorapis, popolarissimo e frequentatissimo. Attorno alle 17.30 Falco 2 è stato inviato sul sentiero 215 che scende dal Vandelli, per soccorrere un’escursionista aveva riportato un trauma alla caviglia. La 27enne di Montecchio Maggiore, Vicenza, è stata caricata a bordo e trasportata all’ospedale di Belluno.

1 commento

  • Se si tratta di persone imprudenti, che salgono a certe altezze con scarpe inadeguate e senza specifica attrezzatura, è giusto che paghino il costo dell’ intervento del soccorso Alpino con il carico di una multa. Devono essere rimborsati questi costi e con previsione anche di multe. La gente starebbe più attenta !!!!!!!

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