Domani, sabato 12 luglio, a Tai di Cadore, si terrà il primo evento sul Palco Lassù, nel Bosco Fontana del Sasso, nell’ambito di “Boschi di Carta.” Il palco, nato come simbolo di rinascita dopo la devastante tempesta Vaia di ormai sei anni fa, è un esempio di come le comunità montane possano rispondere ai cambiamenti climatici con creatività e resilienza, rinasce oggi mobile e realizzato con legno da bostrico. A partire dalle 18.30, nell’ambito dell’incontro “Boschi di carta” a cura del Comune di Pieve, su terreno della Regola di Tai e Vissà, presso il Palco si terrà la presentazione del libro «Inverno Liquido» di Maurizio Dematteis e Michele Nardelli.
Il Palco Lassù, ripensato dal collettivo di professionisti, è realizzato con circa 40 mc di legname locale proveniente dai boschi cadorini colpiti dal bostrico grazie alla donazione di alberi della famiglia Tabacchi e della Magnifica Comunità di Cadore. Si tratta di una struttura mobile e adattabile ai terreni montani più impervi. Riprogettato dal collettivo di professionisti Lassù in collaborazione con la segheria De Pol. Questa innovazione permette di portare eventi culturali direttamente nei cuori delle comunità alpine, creando un legame profondo con il territorio e le sue risorse. L’iniziativa è co-finanziata dal progetto regionale “Olimpiadi dei borghi” che in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026 intende promuovere la costruzione di ecosistemi culturali territoriali in Veneto.

Il primo evento che si terrà sul Palco Lassù è la presentazione di «Inverno Liquido», un’opera che affronta la crisi climatica e le sue implicazioni sulle economie montane. Il libro, attraverso testimonianze di imprenditori e operatori del settore turistico montano, offre una riflessione sulle prospettive di riconversione delle aree montane, evidenziando la necessità di un nuovo modello di sviluppo sostenibile. «L’amministrazione comunale di Pieve di Cadore è felice della sinergia che è venuta a crearsi con i professionisti della Cooperativa Lassù, abbiamo potuto ammirare il palco di Vaia che hanno realizzato in Val Visdende e non potevamo non accogliere la loro richiesta di portare la struttura nel nostro territorio», si legge in una nota. «In particolare, la scelta di posizionarlo a Tai di Cadore ha un alto valore simbolico, la frazione è oggi al centro del cantiere Anas per la variante e soffre di questa situazione, il palco vuole essere un primo passo verso la riqualificazione della frazione e la scelta del bosco della Fontana del Sass non è casuale: il luogo è un’autentica oasi di pace e bellezza nonostante la vicinanza del cantiere. Il palco verrà utilizzato per manifestazioni a cura del Comune ma vuole anche essere uno spazio di libertà espressiva per quanti vorranno calcarne le profumate tavole, sempre rispettando il luogo in cui è “posato”». La struttura infatti non è permanente. «Ringraziamo la Cooperativa Lassù per aver scelto la nostra cittadina quale luogo in cui ospitare il progetto e la Regola di Tai e Vissà che ha concesso lo spazio per il posizionamento della struttura», continua. «L’inaugurazione del Palco Lassù e la presentazione di “Inverno Liquido” sono un’occasione per celebrare i successi raggiunti e per riflettere sulle sfide future.
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