Si è da poco conclusa a Feltre la prima sessione del laboratorio di urbanistica tattica «Le Archistar siamo noi», condotto dall’Università Iuav di Venezia, parte del progetto «Tutta un’altra storia!», finanziato al Comune di Feltre a seguito della partecipazione all’avviso pubblico della Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia «Educare in comune».
Il workshop – quattro giorni in totale dal 4 al 7 luglio – ha visto protagoniste le più giovani generazioni, come portatrici di visioni spontanee e innovative. Il programma ha previsto una prima fase di esplorazione partecipata della città, in cui un team multidisciplinare dello Iuav ha percorso specifici itinerari all’interno della città e fornito un primo quadro di informazioni, foto, commenti e valutazioni sulla qualità degli spazi pubblici. Per farlo ha utilizzato Kobo Collect, una specifica app promossa da UN-Habitat (programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo urbano) che ha consentito, passo dopo passo, di rispondere direttamente dal proprio smartphone a delle domande specifiche per l’itinerario scelto.
La mattina del 5 luglio 38 ragazzi e ragazze del Centro estivo Mariposa sono stati coinvolti nell’esplorazione degli spazi che portano al quartiere del Boscariz. Tramite giochi teatrali hanno immaginato nuovi usi della piastra di cemento di fronte alla chiesa della parrocchia di San Giuseppe lavoratore: un vuoto urbano dall’alto potenziale che – grazie allo sviluppo delle loro idee spontanee – potrebbe essere reso bello e attrattivo per ragazzi e ragazze della città di Feltre.
La piattaforma rappresenta un punto focale importante di un percorso che inizia dalla galleria Romita, prosegue per il campo sportivo e curvando su via C. Colombo, riconnette la città antica al quartiere Boscariz che da area periferica puntuale emerge con protagonismo interrogandosi sulla propria vocazione sociale e culturale.
A pochi passi dall’Istituto Superiore di Feltre c’è un parco attrezzato immerso nel verde – il parco di Farra – che possiede tutti i requisiti per diventare un luogo di riferimento per la comunità e per gli studenti, ma che oggi rimane sottoutilizzato. È proprio da qui che è partita una riflessione sui possibili cambiamenti che i giovanissimi desidererebbero apportare alla città. Molti di loro hanno dato sfogo alla propria creatività e attraverso un gioco facilitato dal team Iuav hanno fatto emergere desideri evidenziando grande sensibilità nei confronti della comunità. Le loro visioni immaginano una città a misura di ragazzo più colorata, attenta ai bisogni di tutti e tutte, agli animali e alla natura che la circonda.
Durante la stessa mattinata un gruppo di 10 giovani impegnati nel progetto «Ci Sto? Affare Fatica!», promosso dalla cooperativa PortAperta, hanno usato gli spazi dell’ex caserma Zannettelli come scenario per liberare la propria creatività: facilitati dal team Iuav hanno tracciato linee sull’asfalto della piazza d’Armi, immaginando campi da gioco, tribune, un circuito per go-kart, ma anche aree ombreggiate, spazi per l’arte e tavoli condivisi per pause di ristoro.
I ragazzi e le ragazze che si sono messi in gioco hanno scoperto le possibilità di un metodo progettuale dinamico e creativo, del “fare assieme” come pratica fondamentale alla base di ogni percorso di ideazione che possa dare davvero i suoi frutti e concretizzarsi in progetto urbano. Questo è il senso del percorso avviato, che ha l’obiettivo di interrogarsi su alcune aree di Feltre per fare emergere il loro potenziale attraverso la realizzazione di interventi di innovazione urbana ad alto impatto sociale.
Sabato 6 luglio è stato organizzato un laboratorio di co-progettazione aperto alla cittadinanza. I dati raccolti, le suggestioni, gli spunti creativi emersi sono stati tradotti dal team Iuav e dagli studenti e studentesse del Master ProPART in una «Tavola strategica degli interventi di urbanistica tattica per la valorizzazione dello spazio pubblico della città di Feltre».
I prossimi passi? Seguire un percorso operativo che va dalle idee alle forme, dalle forme agli spazi, dagli spazi agli eventi, secondo 5 flussi di lavoro:
- analisi di fattibilità della proposta progettuale
- potenziamento del coinvolgimento e della partecipazione con azioni di engagement
- co-progettazione degli elementi di comunicazione visiva sia fisici che digitali
- co-progettazione specifica di eventi e organizzazione logistica
- cura di un rapporto sinergico con l’ufficio tecnico comunale
Se ne occuperà il team di progetto multidisciplinare, formato da due docenti dello Iuav (Francesca Gelli e Andrea Iorio), studenti del Master di secondo livello ProPART in Progettazione Partecipata, laureandi LM Architettura, ricercatori ed esperti dell’associazione Whow! Energie partecipative.
L’urbanistica tattica a Feltre è un cantiere aperto che parte dalla traccia di una serie di punti, percorsi e perimetri colorati, che si andranno arricchendo in dialogo con la città. La realizzazione dei primi interventi “tattici” è prevista per i giorni 25-28 luglio e coinvolgerà i giovanissimi insieme a cittadini e associazioni del territorio, rendendoli progettisti consapevoli, impegnati nel miglioramento dei propri contesti urbani.
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