In molti hanno voluto assistere alla cerimonia di riapertura dei Serrai di Sottoguda, un evento che celebra la rinascita di questo importante sito paesaggistico grazie a un imponente lavoro di ripristino dopo la devastazione prodotta dalla tempesta Vaia. Oggi, mercoledì 31 luglio, alle ore 12, la Regione, insieme alle autorità locali, provinciali e ai cittadini, ha celebrato il recupero di uno dei luoghi naturali più suggestivi e interessanti delle Dolomiti e dell’arco alpino.
La cerimonia ha preso il via con i saluti del sindaco di Rocca Pietore, Valerio Davare, che ha ricordato i giorni difficili della tempesta Vaia e l’aiuto che è stato dato dalle istituzioni e dai volontari, rivolgendo un sentito ringraziamento alla Regione del Veneto e a Veneto Acque Spa per aver accettato e soprattutto vinto la sfida della ricostruzione dei Serrai indicandoli come un luogo di bellezza, storia e cultura, pronto ad accogliere nuovamente visitatori.

Il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, ha evidenziato come i Serrai siano diventati un simbolo non solo di distruzione, ma anche di ricostruzione, rimarcando che la montagna è ancora fragile e va vissuta con grande attenzione.
Gianvittore Vaccari, amministratore unico di Veneto Acque Spa, ha illustrato l’imponente intervento tecnico e infrastrutturale che ha reso possibile la riapertura dei Serrai. In soli ventiquattro mesi sono stati eseguiti i lavori di messa in sicurezza e riqualificazione, rispettando le normative europee e utilizzando tecnologie moderne e materiali sostenibili. Vaccari ha evidenziato inoltre che ora il progetto “Cantiere Aperto” permetterà ai visitatori di esplorare le opere realizzate fino a metà settembre prenotandosi via internet.

L’assessore regionale Gianpaolo Bottacin ha ricostruito il momento della gestione dell’emergenza, sottolineando che già la Regione si era attivata prima di Vaia realizzando opere per mitigare gli effetti di eventuali problematiche idrogeologiche.
Il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che ha ricoperto il ruolo di commissario delegato per l’emergenza Vaia, ha rivolto un ringraziamento a tutte le persone che hanno lavorato per la ricostruzione, sottolineando l’importanza dei finanziamenti ottenuti per affrontare la situazione e lo sforzo per ottenere i finanziamenti a livello centrale.
Zaia ha descritto i Serrai di Sottoguda come un “museo all’aperto”, un luogo dove natura e storia si intrecciano in un paesaggio unico. ««Riaprire i Serrai è come riaprire un museo open air», ha detto. Le opere di messa in sicurezza, le passerelle e gli interventi paesaggistici sono stati realizzati con grande rispetto per l’ambiente e la storia del luogo.

Ora questo sito è pronto per accogliere famiglie e turisti, offrendo un’esperienza sicura e unica.
Il vescovo di Belluno Feltre, Renato Marangoni, ha infine impartito la sua benedizione, riflettendo sul significato profondo della rinascita dei Serrai di Sottoguda.
La cerimonia si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro e una passeggiata lungo i primi duecento metri del percorso, durante la quale è stata svelata l’opera di meditazione dello scultore Valentino Moro.
Luisa Manfroi
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