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lunedì 15 Dicembre 2025,

Alveo del torrente Valda, via ai lavori

Bottacin: «Opere seguite dai nostri Servizi forestali regionali, per cui abbiamo impegnato 2,2 milioni di euro»

Sono partiti i lavori di sistemazione dell’alveo e di rifacimento delle opere idrauliche del torrente Valda che interessano le località di Puos, Pieve, Garna e Tignes in Comune di Alpago. «Una serie di opere seguite dai nostri Servizi forestali regionali», spiega l’assessore al Dissesto idrogeologico Gianpaolo Bottacin, che nei giorni scorsi ha svolto un sopralluogo al cantiere, «per cui abbiamo impegnato ben 2,2 milioni di euro». L’intervento riguarda nove distinte aree dislocate lungo le aste principali dei torrenti Valda e Reiù e i loro affluenti. Al fine di mitigare i danni da eventi di piena o da fenomeni atmosferici di particolare intensità, già verificatisi in passato e tra i quali si ricorda l’evento del 6 dicembre 2020 che ha comportato l’allagamento di parte dell’abitato di Puos e della casa di riposo con ingenti danni anche alle abitazioni private e notevoli disagi alla popolazione residente, sono stati individuati i principali interventi necessari differenziati per zona di intervento.

«In funzione delle caratteristiche della zona e dell’alveo da sistemare», precisa l’assessore, «è stato avviato il taglio della vegetazione in alveo e lungo le sue sponde ed il ripristino dell’officiosità idraulica». «Abbiamo inoltre previsto la manutenzione e l’adeguamento delle opere trasversali esistenti mediante la sostituzione di alcune opere vetuste», sottolinea ancora l’assessore regionale, «il sovralzo di una briglia che verrà munita di apposito filtro per la trattenuta del materiale legnoso e del trasporto solido al fine di evitarne la fluitazione verso l’abitato di Puos». Nell’ambito del progetto è altresì prevista la realizzazione di soglie di dissipazione con pavimentazione in massi, la realizzazione di un’opera in massi legati e cementati a tergo del disalveo di un tratto del torrente Valda, la realizzazione di nuove opere in calcestruzzo e la realizzazione di opere minori. «Verranno infine realizzate alcune opere longitudinali», conclude Bottacin, «quali scogliere, gabbionate e muri arginali, con l’obiettivo di stabilizzare le sponde ed evitare l’erosione al piede di alcuni smottamenti franosi che verranno consolidati». Condizioni meteo e imprevisti permettendo, le opere dovrebbero essere completati entro l’estate del 2025.

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