Legambiente Veneto ha organizzato oggi, sabato 3 agosto, un Focus Group con le esperienze virtuose di montagna sostenibile, di convivenza con i grandi carnivori e di turismo consapevole, per attivare processi di transizione e trovare soluzioni attuabili che favoriscano le destinazioni turistiche a media e bassa quota a mantenere e aumentare la loro attrattività “oltre la neve” per abitanti e turisti nonostante il cambiamento climatico.
All’evento hanno partecipano le “bandiere verdi 2024” segnalate da Legambiente nell’annuale report “Carovana delle Alpi” che premia e valorizza i migliori progetti ed esperienze significative dal punto di vista naturalistico, ambientale, culturale ed educativo realizzate nella regione Veneto. Le “bandiere” sono state assegnate a Lorena Giacon, presidente dell’associazione “La Calantina Aps” e a Paolo Galeano, coordinatore regionale “Avviso Pubblico” per il recupero e la gestione culturale ed educativa della Casa Alpina di Calalzo di Cadore; a Francesca Angelelli e Giovanna Deppi del Gruppo archeologico Cadorino per il loro costante impegno nella valorizzazione e scoperta dei bene archeologici nell’area dolomitica; a Maurizio Troi e Matteo Righetto, dell’Ufficio Turistico di Colle Santa Lucia, per la creazione e cura del sentiero “Alta via dell’orso” raccontata nel romanzo dello scrittore Matteo Righetto; ad Ennio Vigne, presidente del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi per l’impegno del Parco nella divulgazione scientifica e culturale legata alla presenza del lupo nell’area dolomitica. Con l’occasione sono stati consegnati i riconoscimenti e le bandiere verdi alle quattro esperienze virtuose del Veneto.
La giornata è stata animata anche dalla presenza dei volontari del campo di Legambiente Veneto realizzato in collaborazione con il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi che hanno raccontato l’esperienza e i risultati raggiunti con le attività svolte. La collaborazione tra Legambiente Veneto e l’Ente Parco nasce per la reciproca volontà di affrontare il tema della conoscenza, della cura e della tutela dell’ambiente naturale e della biodiversità, con lo scopo di contribuire a diffondere la cultura del turismo sostenibile negli ambienti naturali del territorio del Parco.
L’evento è proseguito con una visita ai forni fusori del Centro minerario di Valle Imperina, uno dei siti storici più rilevanti a livello europeo per l’estrazione di minerali, a cui è seguita un’escursione storico-naturalistica lungo la Via degli Ospizi, antica via di transito che scendeva dal nord Europa verso la pianura e il mare, frequentata per secoli da mercanti e pellegrini, accompagnati da una guida Cai della sezione di Zoldo.
L’evento è stato organizzato nell’ambito del progetto Interreg – Alpine Space “Beyond Snow” in corso di realizzazione in sei Paesi europei da parte di 13 partner internazionali, tra cui Legambiente, per affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e la relativa diminuzione del manto nevoso e aiutare le località turistiche montane a superare la propria dipendenza dalla neve, valorizzando esperienze e proposte di possibili alternative di sviluppo turistico. Per partecipare è necessario iscriversi scrivendo a veneto@legambienteveneto.it
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