Una decina di percorsi per circa 30 chilometri di tracciato e due settimane di lavoro: la rete sentieristica del Nevegàl è interamente percorribile, ripulita e sicura. Si conclude oggi, infatti, il secondo passaggio di sfalci a opera dei volontari iscritti all’albo volontari del Comune di Belluno e coordinati da Paolo Zaltron. Dopo la pulizia effettuata a inizio stagione e le piogge di luglio, le squadre di volenterosi si sono rimesse al lavoro e nelle ultime due settimane sono intervenute nuovamente in tutta la rete per prepararla alle settimane centrali di agosto, quando il Colle è particolarmente affollato di turisti.
«Un lavoro immenso condotto con grande impegno da tanti cittadini che hanno a cuore il nostro territorio e vi riversano il loro tempo e il loro impegno civico», commenta il sindaco, Oscar De Pellegrin. «A tutti loro così come agli altri volontari operativi sul territorio, penso ai gruppi frazionali che si occupano dell’area della Schiara, del Tolvena, di Terne e del Serva, tra questi anche il Cai, va la mia profonda gratitudine».
I sentieri coinvolti nell’operazione sono tutti i principali tracciati di collegamento tra il piazzale e i rifugi dell’area, percorsi particolarmente frequentati dagli escursionisti ma anche vie minori al confine tra Belluno e Limana. In tutti i sentieri i volontari, divisi in squadre, hanno lavorato liberando il piano percorribile dalla vegetazione e tagliando eventuali tronchi che ostruivano il passaggio.
Di seguito i tratti ripuliti: sentiero 2003 dal Piazzale alla Casera; sentiero 2004 dal Piazzale a Casera Erte, compreso il tratto per raggiungere la panchina gigante; sentiero 2005 dal Piazzale al Rifugio Bristot; sentiero 2006 dal Villaggio Olimpico a Busa del Camp, passando per Malga Toront; sentiero 2001 di Costa dei Pin; sentiero 2002 di Costa Legner; sentiero 2008; sentiero 2010 e tutti i percorsi collegati verso Valpiana e Ciroc. Inoltre è stata rimessa a posto e imbiancata casera Costa Legner.
I volontari intervenuti in queste settimane sul Colle sono: gruppo alpini di Tisoi, gruppo “Quei del luni”, residenti di Piandelmonte, famiglie e singoli cittadini.
Ogni squadra si è presa “in gestione” un paio di sentieri organizzando le giornate di lavoro e alternandosi fino al termine della pulizia.
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