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sabato 14 Giugno 2025,

Il Premio Comisso alla poetessa bellunese Patrizia Valduga

«È ciò che scrive, in ogni sua cellula. Antiretorica, anticonvenzionale, sofisticata ed essenziale...»

Il Premio Comisso Scrittori Veneti 2024 è stato assegnato alla poetessa bellunese Patrizia Valduga, le sarà conferito il 5 ottobre a Treviso. Il Premio è promosso dall’Associazione Amici di Comisso e Fondazione Cmb per valorizzare il percorso culturale e letterario di un autore di nascita, formazione o residenza in Veneto, che si sia affermato a livello nazionale e internazionale.

Patrizia Valduga è nata a Castelfranco Veneto. Quando aveva 2 anni la sua famiglia si spostò a Belluno e qui Patrizia è cresciuta fino al completamento degli studi superiori. Poi l’università a Venezia (si è laureata in Lettere e Filosofia) e, neanche trentenne, il trasferimento a Milano per portare avanti il sodalizio artistico e affettivo con Giovanni Raboni, fino alla scomparsa del poeta nel 2004. Pochi giorni fa, su iniziativa di Patrizia Valduga, una Messa in ricordo di Raboni è stata celebrata nella chiesa di Loreto a Belluno.

L’Associazione Amici di Comisso evidenzia l’importante produzione letteraria di Patrizia Valduga. In particolare, nel febbraio del 1982 esce Medicamenta con cui vince il Viareggio Opera Prima Poesia. Negli anni successivi: La tentazione, Crocetti 1985, in terzine dantesche, la ristampa accresciuta di Medicamenta, Einaudi 1989, Donna di dolori, Mondadori 1991, in distici, Requiem, Marsilio 1994, in ottave, Corsia degli incurabili, Garzanti 1996, in serventesi incatenati, Cento quartine e altre storie d’amore, Einaudi 1997, Prima antologia, 1998 (ristampa di Donna di dolori e Corsia degli incurabili), Quartine. Seconda centuria, Einaudi 2001, Lezione d’amore, Einaudi 2004, in madrigali, Postfazione a Ultimi versi di Giovanni Raboni, Garzanti 2006, metrica ispirata a Jacopone da Todi, Libro delle laudi, Einaudi 2012, Belluno, Einaudi 2019, in quartine di endecasillabi e settenari. È anche traduttrice e come autrice in prosa ha pubblicato Italiani, imparate l’italiano!, Edizioni d’If 2010 (accresciuto nel 2016), Poeti innamorati, Interlinea 2011, antologia, da Guittone a Raboni, Breviario proustiano, Einaudi 2011, massime e sentenze dalla Recherche, Per sguardi e per parole, Il Mulino 2018. Ha ideato e fondato nel 1988 il mensile Poesia, prima rivista di poesia illustrata e venduta nelle edicole. Ha collaborato con il Corriere della Sera, 1991-2000; Sette, 1997-8; Panorama, 1997-2000; Repubblica Milano, 2001-8; Psychologies 2005-6; D La Repubblica, 2008-12; Gioia 2009-13.

«Patrizia Valduga è ciò che scrive, in ogni sua cellula» si legge nella comunicazione del Premio. «Antiretorica, anticonvenzionale, sofisticata ed essenziale, icastica, sarcastica, vibrante, sapiente, scandalosa e fragile, straziata e dionisiaca, poeta fin nel respiro».

«È un grande orgoglio per noi premiare, nel ‘suo’ Veneto, la voce poetica di Patrizia Valduga, riconosciuta fin dal suo inizio da Gianfranco Folena, grandissimo italianista, che per molti anni è stato anche componente della Giuria Tecnica del Premio Comisso» dichiara Isabella Panfido del Direttivo dell’Associazione Amici di Comisso. «Ringrazio Fondazione Cmb che condivide questo progetto di promozione e valorizzazione della migliore cultura letteraria del nostro territorio che è al centro del nostro impegno come Associazione Amici di Comisso, dalle voci del presente con Venetarium a quelle del passato che rimangono attuali, a partire naturalmente da Giovanni Comisso».

«Con orgoglio sosteniamo e siamo al fianco di un’istituzione culturale come il Premio Comisso» afferma il presidente di Fondazione Cmb Tiziano Cenedese. «La nostra Fondazione è sensibile al lavoro dei ‘maestri della parola’, che con il loro occhio capace di cogliere l’ineffabile sostanza dello spirito ci regalano prospettive sempre nuove sulla realtà, anche quella che ci riguarda più intimamente».

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