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venerdì 5 Dicembre 2025,

Vajont, Zaia: «Il 9 ottobre non deve essere solo un ricordo routinario»

Le parole del Presidente a ridosso dell'anniversario del disastro: «Il nome deve suscitare una riflessione su quale debba essere l’impegno responsabile verso cittadini e territorio»

A un giorno dal sessantunesimo anniversario del disastro del Vajont, il presidente della Regione Luca Zaia ripercorre quanto accaduto e ricorda le difficoltà e le sfide che gli abitanti del territorio hanno dovuto affrontare con tenacia e forza.

«Anche quest’anno, per il 9 ottobre, la nostra mente torna al lontano 1963, per non dimenticare le quasi duemila vittime innocenti, tra i quali 487 bambini, di quella che è passata alla storia come la tragedia del Vajont», ha detto Zaia ricordando però come, il 9 ottobre debba essere «una data che non si risolve in un ricordo routinario perché il dolore è ancora vivo in tante persone, tante famiglie ed è una ferita ancora aperta per la nostra Terra»

Un cenno anche alla scelta del governo di far rimanere nel territorio colpito l’archivio processuale, «una decisione che non lenisce il dolore della memoria, ma rispetta le aspettative dei sopravvissuti e di tutto il territorio». «Dopo il Cimitero monumentale di Fortogna, l’archivio giudiziario è il riferimento morale più importante di questa sciagura», ha sottolineato Zaia, «è la bussola per comprendere cosa è accaduto e orientarsi anche oggi».

Ed è proprio con uno sguardo al futuro che si concludono le parole del presidente: «Il nome Vajont è sempre ricorrente di fronte a nuove sfide nel rapporto tra l’uomo e la Natura. È una parola che ogni volta viene pronunciata deve suscitare una riflessione su quale debba essere l’impegno responsabile verso i cittadini e il territorio. Dobbiamo, infatti, anche a coloro che sessantun anni fa rimasero vittima della volontà di piegare la Natura unita all’indifferenza ai suoi segnali, se oggi l’attenzione nei confronti dell’emergenza idrogeologica, la sensibilità per l’ambiente e il mutamento climatico si è radicata ed è motivo di impegno e confronto».

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2 commenti

  • Direi che il disastro del Vajont debba avere la dovuta considerazione da parte degli organi autorizzativi anche in merito alla prospettara diga sul torrente Vanoi, o no?

  • Il Presidente Zaia in qualche modo riprende quanto ha sottolineato ieri Padrin, che – tra l’altro – ha dichiarato che “la memoria deve andare di pari passo con la diffusione della conoscenza di cosa è stato il Vajont”. Parole sante, per evitare che venga avvicinato e vissuto dalle masse dei visitatori con superficialità e curiosità, senza il dovuto rispetto per la sacralità del luogo. Può succedere, se non si è stati bene informati su quanto è accaduto e sulle tremende conseguenze.

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