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Ezio De Pra ne è convinto: le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 rappresentano un’occasione unica per il nostro territorio, dal punto di vista economico e sociale. L’eredità dei Giochi non consisterà soltanto nei nuovi impianti sportivi ma nelle diverse infrastrutture che miglioreranno anzitutto i collegamenti tra il Cadore e la pianura. Ma De Pra è anche convinto che in questi anni di grandi opere si sia manifestata un’emergenza che diventerà grave nel prossimo futuro: la carenza di manodopera, anche legata al nostro decremento demografico. Per questo l’imprenditore bellunese ritiene urgente che lo Stato trovi il modo di integrare gli immigrati, l’intero nostro sistema economico ha bisogno di loro.
De Pra è il presidente dell’impresa Fratelli De Pra di Ponte nelle Alpi che è in prima linea nella realizzazione di diverse opere olimpiche o comunque connesse con i Giochi: a Cortina d’Ampezzo la pista da bob, il villaggio olimpico di Fiames destinato ad ospitare più di mille persone tra atleti e squadre, il parcheggio interrato di largo Poste. Altre imprese bellunesi sono entrate nella partita degli appalti delle Olimpiadi, si è verificato quanto auspicato fin dall’annuncio dell’assegnazione dei Giochi, ovvero che anche le aziende bellunesi potessero essere chiamate a svolgere le opere necessarie all’evento mondiale.
Intervista, riprese e montaggio di Luigi Guglielmi.
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