Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, Anfao e del Gruppo Tecnico Olimpiadi, Grandi Eventi e Economia della montagna, interviene nel dibattito sull’«Ires premiale», ossia la proposta avanzata da Confindustria di prevedere un tasso in discesa di cinque punti (dal 24 al 19%) per l’Ires (l’imposta sul reddito delle società), a favore delle imprese che mantengano almeno il 70% degli utili nell’azienda, utilizzandone una parte, il 30%, per investimenti qualificati.
Secondo la presidente Berton, «il mondo dell’industria attende un segnale concreto e tempestivo sull’Ires premiale: in ballo c’è la competitività del Sistema italiano e dei singoli territori, compreso quello veneto, che si troveranno davanti mesi difficili segnati da tante, troppe, variabili geopolitiche. Serve una risposta immediata per liberare investimenti in ricerca e innovazione».
E poi aggiunge: «La crisi tedesca e i segnali non incoraggianti che arrivano dalla Francia – nostri principali competitor ma anche partner commerciali – impongono all’Italia di intervenire con misure specifiche a supporto del manifatturiero e quindi del nostro Made in Italy che, grazie soprattutto all’export, continua a tenere in piedi il sistema. Ma la capacità di competere va sostenuta con strumenti specifici: l’Ires premiale può essere una prima risposta immediata per iniziare un 2025, che si preannuncia difficile, con una base di fiducia».
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