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giovedì 26 Giugno 2025,

Zurigo, la Famiglia Bellunese guarda al futuro tra sfide e opportunità

La Famiglia Bellunese di Zurigo si è riunita venerdì 13 dicembre per l’assemblea generale annuale

Quest’anno l’incontro ha assunto un significato particolare, rappresentando un momento per riflettere sulle sfide attuali e delineare le prospettive future. Dal 1966, questa associazione mantiene vivo il legame tra le comunità bellunesi in Svizzera e la loro terra d’origine. All’evento hanno partecipato Oscar De Bona, presidente della sede centrale di Belluno, e Marco Crepaz, direttore della Famiglia Bellunese. L’assemblea è stata aperta dal vicepresidente di Zurigo, Lorenzo Fascina, che ha espresso gratitudine ai soci presenti e riconosciuto il lavoro fondamentale di Piergiorgio Martinetti, coordinatore e cassiere, e Teddy De Cia, consigliere. Entrambi rappresentano colonne portanti dell’associazione, che si trova oggi di fronte a un punto di svolta.

Guardare avanti nonostante le difficoltà

Tra i temi discussi, il mancato ricambio generazionale e l’età avanzata di molti soci sono stati identificati come ostacoli significativi. Tuttavia, l’associazione ha scelto di concentrare l’attenzione sulle opportunità future. Oscar De Bona ha sottolineato l’importanza di un approccio innovativo: «Serve un cambio di passo», ha dichiarato, suggerendo iniziative in grado di stimolare interesse e coinvolgimento. Tra le proposte, mostre fotografiche per valorizzare le bellezze del Veneto, la promozione dei prodotti tipici bellunesi e un focus sulle Olimpiadi Milano-Cortina 2026, evento che potrebbe rappresentare una vetrina per il territorio.

Memoria e identità

L’assemblea è stata anche un momento di ricordo. Sono stati commemorati Saverio Sanvido e Patrizio De Martin, figure che hanno lasciato un segno profondo nella comunità bellunese a Zurigo. Piergiorgio Martinetti ha richiamato alla memoria i primi anni dell’associazione, quando nel 1966 si contavano 900 soci. Un dato che rifletteva la vitalità di una comunità che oggi deve affrontare numeri ridotti, ma non meno significativi.

Luciano Alban, ex vicepresidente della Consulta dei Veneti nel Mondo, ha offerto uno spaccato della situazione attuale, sottolineando che a Zurigo sono circa 200mila gli italiani iscritti all’AIRE. Un numero che testimonia un grande potenziale per il rilancio delle associazioni italiane in Svizzera.

Sostegno istituzionale

La console aggiunta Elena Fontana ha ribadito l’importanza del legame tra le comunità italiane all’estero e il Paese d’origine. La sua presenza all’assemblea ha sottolineato l’attenzione delle istituzioni verso queste realtà. Fontana ha invitato a investire nei giovani, rafforzando i loro legami con la cultura italiana, elemento fondamentale per il futuro delle associazioni come la Famiglia Bellunese.

Verso il domani

La Famiglia Bellunese di Zurigo si trova a un bivio, ma il suo entusiasmo apre la strada alla speranza. La collaborazione con altre associazioni venete in Svizzera potrebbe rappresentare un’opportunità importante per rilanciarsi. Progetti innovativi come la valorizzazione dei prodotti tipici e la partecipazione agli eventi olimpici potrebbero attrarre nuove energie e interesse.

In un contesto che richiede visione e capacità di adattamento, l’associazione intende continuare a custodire le tradizioni bellunesi, mantenendo forte il legame con la terra d’origine e guardando con fiducia al futuro.

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