Nella serata di venerdì 20 dicembre, alle ore 20.30, presso la Sala degli Affreschi della sede municipale di Mel, si è svolta la prima Assemblea della neonata Consulta Giovani di Borgo Valbelluna. Questo organismo, voluto dal Consiglio Comunale, punta a coinvolgere attivamente i giovani nelle decisioni e nella progettazione del futuro del territorio. L’obiettivo è stimolare la partecipazione giovanile alla vita civica e politica, raccogliendo idee, opinioni e istanze legate alle politiche giovanili.
L’iniziativa ha attratto l’interesse non solo dei giovani del comune di Borgo Valbelluna, ma anche di quelli provenienti dai comuni vicini, alcuni dei quali hanno espresso la volontà di partecipare. La serata ha visto la presenza di 14 giovani e è stata presieduta dal sindaco Stefano Cesa e dalla consigliera delegata alle Politiche Giovanili, Alice Oliveri, con il supporto di Stefano De Biasio.
Nel suo intervento, Alice Oliveri ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «La nascita della Consulta Giovani è motivo d’orgoglio per l’amministrazione e un’occasione di crescita per l’intera comunità. Crediamo fermamente che dare spazio e ascolto ai giovani sia essenziale per costruire una comunità più inclusiva e attenta alle nuove generazioni».
All’ordine del giorno figuravano l’insediamento formale dell’assemblea, l’elezione del presidente e quella del Comitato Esecutivo. Dopo un confronto aperto e partecipato, Matteo Bernardi, studente del quinto anno di Scienze Applicate, è stato eletto presidente. Ad affiancarlo nel Comitato Esecutivo ci saranno Denise Da Canal, Giada Limana, Gianluca Trevisson e Simone Tamburlin.
L’assemblea conta inoltre su un ampio gruppo di membri, tra cui Baldissarutti Luca, Borrelli Marianna, De Toffol Andrea Giovanni, Francescon Alex, Lotto Michele, Lotto Gabriele, Pellizzari Martina, Segato Nicolò, Stiz Lisa, Turetta Zeno, Zanivan Sofia, Cavacece Nore e Susana Gaia.
Con questa prima riunione, la Consulta Giovani di Borgo Valbelluna prende ufficialmente forma, proponendosi come esempio concreto di partecipazione attiva. Il suo lavoro mira a creare una comunità più coesa e dinamica, offrendo uno spazio per il dialogo e il confronto tra giovani e istituzioni.
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