Si chiude un altro anno di attività per l’assessorato all’Ambiente e Protezione civile del Veneto. L’assessore Gianpaolo Bottacin, nel tradizionale incontro di fine anno con la stampa tenutosi a Belluno il 27 dicembre, ha tracciato un bilancio delle principali iniziative portate avanti nel 2024, sottolineando i progressi compiuti in diversi ambiti e delineando le prospettive per il prossimo futuro.
«Anche nell’anno che si sta chiudendo, abbiamo continuato nella realizzazione del piano di cui si è dotata la Regione dopo l’alluvione del 2010», ha esordito Bottacin. «Un piano dal valore complessivo di 4 miliardi di euro, di cui sono già state realizzate opere per 2 miliardi e 200 milioni. I grandi bacini di laminazione rappresentano gli interventi più appariscenti, ma accanto a questi sono stati portati a termine numerosi lavori di difesa idraulica e forestale».
Nel corso del 2024, i Geni civili hanno avviato 166 interventi per un importo totale di 87 milioni di euro, mentre i Servizi forestali hanno gestito 15 cantieri di grandi dimensioni per un valore complessivo di 14 milioni di euro. A questi si aggiungono 10 progetti in fase di avvio, per un totale di 5,4 milioni di euro, e ulteriori interventi di minori dimensioni che hanno coinvolto 101 progettazioni per un investimento complessivo di 21 milioni di euro. «È un lavoro che proseguirà anche il prossimo anno», ha assicurato l’assessore.
Bottacin ha poi evidenziato i risultati ottenuti in materia di tutela ambientale. «Il rapporto ISPRA ha confermato anche quest’anno che il Veneto è leader nella raccolta differenziata», ha spiegato. «La provincia di Treviso si colloca al primo posto in Italia, sfiorando il 90%, mentre Belluno è terza con oltre l’85%. Questo risultato è il frutto di un lavoro costante e di scelte innovative». Per quanto riguarda la qualità dell’aria, l’assessore ha riconosciuto che gli obiettivi europei non sono ancora stati raggiunti, ma ha sottolineato i progressi registrati: «Come ha evidenziato Legambiente, c’è stato un sensibile miglioramento, segno che la strada intrapresa è quella giusta».
Un altro settore di rilievo è quello della Protezione civile, che nel 2024 ha ricevuto oltre 6 milioni di euro di contributi. «Questa magnifica realtà ha visto l’impegno di 8107 volontarie e volontari, per un totale di 46.400 giornate uomo», ha dichiarato Bottacin. Le attività hanno riguardato principalmente interventi in Veneto, ma i volontari sono stati chiamati anche in altre regioni, come Emilia e Calabria, per affrontare situazioni di emergenza. «È la conferma di un’eccellenza del nostro volontariato, contraddistinto da grande professionalità», ha aggiunto.
Infine, uno sguardo al futuro. Bottacin ha ricordato il lavoro svolto in vista della scadenza, nel 2029, delle principali concessioni idroelettriche, definendo questa «una partita di assoluta importanza, soprattutto per le aree montane». Grazie a una recente legge regionale, le centrali diventeranno di proprietà della Regione. «Si tratta di un’opportunità storica sia per gli importi in gioco sia per la visione strategica dei territori», ha sottolineato, evidenziando anche l’obbligo per i titolari di grandi derivazioni di fornire energia gratuita o di monetizzarne il valore. Secondo le stime attuali, si prevede una ricaduta economica di 30 milioni di euro, di cui 20 destinati alla provincia di Belluno.
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