Nel 2025 il Banco Farmaceutico compie 25 anni. E festeggia con le Giornate del Farmaco, un’iniziativa che porta avanti da quando è nato. Fino a lunedì 10 febbraio (e in particolare sabato 8 febbraio), in trentasette farmacie della provincia e oltre 5.800 farmacie in tutte le città italiane, i cittadini potranno donare uno o più medicinali da banco per i più bisognosi. Per capire quali sono le farmacie aderenti si può consultare il sito internet del Banco Farmaceutico oppure controllare se le strutture espongono la locandina dell’iniziativa.
Il fabbisogno segnalato al Banco Farmaceutico supera il milione di confezioni di medicinali tra i quali, soprattutto, antinfluenzali, medicinali pediatrici, decongestionanti nasali, analgesici, antifebbrili, antistaminici, farmaci ginecologici, preparati per la tosse e per i disturbi gastrointestinali, antinfiammatori, farmaci per i dolori articolari e disinfettanti. La speranza, quindi, è fare meglio del 2024 quando in Italia sono state raccolte 588 mila confezioni di farmaci per un valore di oltre cinque milioni di euro. E guardando al Bellunese, l’obiettivo è superare le 4.125 scatole di medicinali donate lo scorso anno (pari a un valore di 37.797 euro) che hanno aiutato 1.385 ospiti degli enti beneficiari. Quello che verrà raccolto, infatti, sarà poi consegnato a undici realtà benefiche del territorio, che si prendono cura di persone in condizione di povertà sanitaria, offrendo gratuitamente cure e medicine. L’iniziativa è resa possibile dal sostegno di ventimila farmacisti (titolari e non) che, oltre a ospitare le Giornate di Raccolta Farmaci, le sostengono con erogazioni liberali che aggiungono a quanto donato dai cittadini.
L’invito a contribuire è arrivato indirettamente anche da Papa Francesco: le Giornate del Farmaco, infatti, traducono in azione le parole che il Santo Padre ha pronunciato in occasione della Giornata Mondiale della Povertà: «I poveri hanno ancora molto da insegnare, perché in una cultura che ha messo al primo posto la ricchezza e spesso sacrifica la dignità delle persone sull’altare dei beni materiali, loro remano contro corrente evidenziando che l’essenziale per la vita è ben altro». «Donare un farmaco è essenziale per migliaia di famiglie che si trovano in gravi difficoltà, perché contribuisce a restituire loro speranza e la possibilità di curarsi; è un gesto semplice che ci fa partecipare alla vita di chi ha bisogno, ricordandoci ciò che ci rende davvero umani», ha aggiunto Sergio Daniotti, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico Ets.
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