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giovedì 14 Agosto 2025, San Massimiliano Maria Kolbe

Escursionista soccorso sul Monte Cornon

Richiesto l'intervento dell'elicottero da Bolzano, che ha recuperato e trasportato il giovane all'ospedale di Pieve di Cadore.

Nel tardo pomeriggio di ieri, sabato 8 febbraio, intorno alle 17.30, la Centrale del 118 ha ricevuto una richiesta di aiuto da un gruppo di sei escursionisti in difficoltà nei pressi del Bivacco Caimi, sul Monte Cornon. I giovani erano diretti alla struttura per trascorrere la notte, ma uno di loro, un 24enne di Savignano sul Panaro (Modena), ha accusato forti crampi e un’evidente stanchezza, rimanendo bloccato nella neve e impossibilitato a proseguire.

Dopo aver localizzato il gruppo, i soccorritori hanno constatato che mancavano circa cento metri di dislivello per raggiungere la meta e hanno tentato di guidarli fino al bivacco. Tuttavia, le condizioni del giovane non gli hanno consentito di continuare il cammino. A quel punto è stato richiesto l’intervento dell’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano, che lo ha recuperato e trasportato all’ospedale di Pieve di Cadore per accertamenti.

Gli altri membri del gruppo hanno invece proseguito autonomamente fino al bivacco. Sul posto era pronto a intervenire anche il Soccorso alpino della Val Comelico, qualora si fosse reso necessario un ulteriore supporto.

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1 commento

  • La maggior parte degli escursionisti che circolano attualmente sulle Alpi non hanno alcun tipo di assicurazione ( Tessere CAI, Dolomiti Emergency) e molto spesso, troppo spesso e sempre più spesso deve intervenire il soccorso per motivi ingiustificato. Crampi, stanchezza, freddo, perfino richieste di recupero zaini rotti. Oramai gira troppa gente impreparata e incapace attratta dai video sui social che alla prima difficoltà chiedono aiuto. I crampi (a mio avviso) non giustificano l intervento di un elicottero. Tra l altro a 100 metri dal bivacco con una decina di giovani che potevano aiutare. Sono certo che se gli mostravano il costo dell elicottero da pagare (e che come sempre paga la collettività) gli passavano i crampi o quantomeno si dava da fare per raggiungere la destinazione. Certi interventi vanno fatti pagare perché se uno parte con la neve, di pomeriggio è non è capace di fare 900 metri di dislivello significa che li non doveva esserci. Il cervino lo vado a fare se sono ben preparato altrimenti faccio gite più facili. La gente deve assicurarsi o pagare gli interventi.

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