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giovedì 12 Giugno 2025,

A Belluno «L’isola che non c’è»: prende forma il parco inclusivo più grande d’Europa

I giochi sono progettati per essere accessibili a oltre 130 bambini con diverse sensibilità fisiche e sensoriali

Sono iniziati oggi i lavori al Parco Città di Bologna di Belluno per la realizzazione del parco «L’isola che non c’è». Una nuova area giochi inclusiva, la prima in provincia e, con una superficie di 660 metri quadri e 130 bambini, il più grande parco europeo a tema. A comporla saranno undici giochi suddivisi in cinque aree tematiche, ispirate agli scenari e ai luoghi simbolici della fiaba di Peter Pan: la Jolly Roger, una fedele ricostruzione del celebre galeone dei pirati, la Laguna delle Sirene, la Roccia del Teschio, il Campo indiano, e l’Albero, un rifugio magico dove i bambini potranno lasciar correre la fantasia e stimolare la creatività.

Perché l’aggettivo inclusivo? Molti giochi sono progettati per essere accessibili a bambini con diverse sensibilità fisiche e sensoriali; anche il tappeto elastico, ad esempio, è stato pensato per permettere il divertimento dei piccoli in sedia a rotelle. Inoltre, alcune strutture sono ideali per chi ha necessità di svolgere esercizi riabilitativi in seguito a interventi o difficoltà motorie temporanee. All’ingresso del parco, poi, sarà presente una Tavola di comunicazione, uno strumento che consentirà ai bambini con difficoltà verbali di esprimere bisogni ed emozioni semplicemente indicando le immagini raffigurate sul pannello, che rappresentano giochi, stati d’animo e necessità.

Questa mattina è stata delimitata l’area di cantiere e, nelle prossime settimane, si interverrà per la posa della pavimentazione e di tutto il necessario. «L’avvio di questo cantiere segna un momento importante per la nostra Città», commenta il sindaco Oscar De Pellegrin. «Non è solo un luogo di divertimento, ma un simbolo concreto di una comunità che sceglie di abbattere le barriere e di garantire a tutti, senza distinzione, la possibilità di giocare, crescere e stare insieme. È un’opera ambiziosa, sia dal punto di vista progettuale che economico, l’abbiamo resa possibile grazie alla partecipazione di tante aziende, di privati e, in primis, della Fondazione De Rigo, che ringrazio per aver creduto in questo sogno e averlo sostenuto. Come ringrazio il Circolo dei Vigili del fuoco per aver proposto questo progetto e per averci coinvolti come Comune».

L’impegno delle prime settimane si concentrerà nel liberare l’area dai giochi e nel distribuirli in altre zone verdi della Città. In particolare il crono programma prevede di intervenire prima di tutto al Parco San Lorenzo, da dove verrà rimosso il vecchio castello e dove sarà predisposta l’area per la posa, invece, del castello ora presente nel parco centrale e dell’altalena a tre posti con cestone. Si passerà quindi al parco Arcobaleno di Cavarzano dove, a fianco del campo da bocce, saranno installati la piramide e un’altra altalena. La teleferica verrà portata a Marisiga, per ora, in attesa del termine dei lavori al Parco Emilio dove troverà il suo posto definitivo. Una volta liberata la zona, si procederà con l’avvio delle operazioni vere e proprie, con la posa del massetto per lo scarico delle acque e, poi, della speciale pavimentazione realizzata in gomma colorata anti trauma.

Lavori al Parco San Lorenzo per fare spazio al castello del Parco Città di Bologna.

«Troppo spesso, i luoghi di gioco non sono pensati per tutti. Ci sono bambini che restano ai margini, che guardano senza poter partecipare, che si sentono diversi perché gli spazi non li accolgono, ma non è un problema loro bensì di come vengono concepiti i luoghi», sottolinea l’assessore all’ambiente e ai parchi, Lorenza De Kunovich. «Questo parco vuole cambiare la prospettiva: non sarà solo un’area verde attrezzata, ma un simbolo di equità, con giochi accessibili, percorsi sensoriali e spazi progettati per abbracciare ogni abilità».

«Quando ho proposto il progetto non ci credevo nemmeno io che saremmo riusciti a realizzarlo, l’investimento era importante», commenta il presidente del Circolo Ricreativo dei Vigili del fuoco, da cui è partita l’iniziativa, Gianfranco Sommavilla. L’iter è stato lungo e burocraticamente complesso, ma una volta avviato abbiamo incontrato appoggio e sostegno da tanti cittadini, aziende, associazioni che oggi ringrazio di cuore. È un grande giorno, per me è un’emozione enorme vedere il cantiere prendere forma».

5 commenti

  • Sarebbe bello pensare anche un”parco al coperto “visto che una parte dell’anno piove e fa freddo e allora veramente i bambini non sanno dove andare, per trovare giochi accessibili d’inverno occorre fare quasi un’ora di auto e portarli nelle aree attrezzate coi gonfiabili, arrampicata, pallavolo ecc a Vicenza o a Treviso. Vi prego pensate anche ad un parco al coperto aperto anche il sabato e la domenica quando gli asili e elementari sono chiuse. Grazie mille

  • Io ho lavorato tanto anni con la scuola dell’ infanzia ..Sono contenta di questa idea . Diventata progetto. Oltre all’ accesso alle persone diversamente abili . Mi piace la pavimentazione anticaduta prevista dalla legge sulla sicurezza .Da me attuata nella scuola dell'” infanzia ad Alano di Piave . Non ho visto delle piste per i pattini.a rotelle per i ragazzi più grandi .? Se sbaglio chiedo scusa . Cmq complimenti a chi l’ ha fatto diventare un ” progetto esecutivo ” . Ideazione .costi .progetto finito. Grazie a nome dei bambini. Ragazzi a chi l’ ha finanziato ! Una ex insegnante . Liliana Grandelis

  • È un’opera giusta, che da la possibilità a tutti i ragazzi di divertirsi e passare delle ore piacevoli…e soprattutto.. nessuno escluso

  • Bellissima iniziativa specialmente per i bambini “speciali” la scelta della fiaba di Peter Pan il bambino senza età ottima.

  • Alcuni giochi possono essere usati anche dagli adulti? Grazie,bravissimi a tutti e stupenda idea..Buon lavoro 🤗

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