La Polizia Provinciale ha preso parte nei giorni scorsi a un workshop regionale a Padova dedicato alla gestione del lupo, con particolare attenzione alle novità introdotte dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). L’incontro, articolato in due giornate di formazione, ha permesso di approfondire i nuovi protocolli tecnici che definiscono i criteri con cui le Regioni possono richiedere abbattimenti in deroga.
Secondo Silvia Calligaro, vice presidente della Provincia di Belluno con delega ad agricoltura, caccia e pesca, la recente evoluzione normativa rappresenta un passo significativo nella gestione del grande carnivoro. «Si tratta di una novità importante che contempera sia la tutela delle popolazioni del grande carnivoro sia l’attività di malghe e allevamenti in quota, che tanto valore rappresentano nella biodiversità e nell’economia della montagna. Attività che è innegabilmente stata messa in difficoltà negli ultimi anni dalla sempre più forte presenza del lupo». Calligaro sottolinea l’importanza della prevenzione: «Quello che è importante è agire sulla prevenzione e quindi rendere possibile una gestione che permetta la coesistenza tra lupo e attività zootecniche. Per questo diventano fondamentali la formazione e la preparazione tecnica».
Il workshop, organizzato dalla Regione Veneto, ha visto la partecipazione della “squadra catture” della Polizia Provinciale, riconosciuta come un modello di riferimento per la raccolta dati e il monitoraggio del lupo. Il gruppo opera in collaborazione con le strutture regionali e l’Università, fornendo un contributo essenziale per l’analisi della presenza del predatore sul territorio. All’incontro erano presenti rappresentanti delle Province del Veneto, dei Carabinieri Forestali, di Ispra e delle Regioni Friuli Venezia Giulia, Lombardia ed Emilia Romagna.
«La nostra Polizia Provinciale negli anni si è dimostrata un esempio virtuoso di operatività nella gestione faunistica, compresa quella che riguarda i grandi predatori: per questo la “squadra catture” ha tenuto un panel formativo a Padova sull’esperienza pratica maturata nella dissuasione di lupo confidenti», spiega Calligaro. «La dissuasione è il primo elemento per evitare che il lupo diventi un problema più grande di quanto non lo sia oggi e vada fuori controllo. E con il lavoro dei nostri agenti stiamo facendo tutto quello che serve per raccogliere dati e monitorare la situazione, su mandato della Regione Veneto, così essere pronti a uniformarci anche a quanto prevedono i nuovi protocolli Ispra».
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