Geologia, archeologia, flora e fauna sono i temi al centro del nuovo numero di “Frammenti”, la rivista scientifica edita dalla Provincia di Belluno, giunta alla sua quattordicesima edizione. La pubblicazione prosegue l’esplorazione del territorio, affrontando sia argomenti di attualità, come la presenza del lupo, sia aspetti meno conosciuti ma di grande rilevanza ambientale e naturalistica. Il progetto editoriale è frutto di un lavoro di squadra che coinvolge esperti e appassionati, tutti operanti a titolo volontario, e beneficia della collaborazione di istituzioni come Regione, Provincia, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e Parco Naturale Dolomiti d’Ampezzo.
Il nuovo numero dedica particolare attenzione alla Val Biois e a Falcade. Un approfondimento geologico esamina le rocce che compongono la dorsale del Col Margherita, un altro studio si concentra sui suoli del settore porfirico falcadino. Ad essi si affianca un’analisi delle caratteristiche climatiche dell’area, un tema di crescente interesse nel contesto del cambiamento climatico. Non manca poi uno studio sui valori naturalistici e sulle peculiarità floristiche, curato dal coordinatore scientifico della rivista, Cesare Lasen.

L’analisi si estende all’ambito storico-archeologico e paleontologico. In Comelico si esplora il progetto «Mandrate», dedicato allo studio delle strutture pastorali in pietra a secco presenti in alta quota. Tra le scoperte di rilievo, si segnala il ritrovamento di un cranio parziale di un odontoceto, un piccolo delfinoide che abitava gli antichi mari di Feltre. Un altro contributo riguarda Castellavazzo, dove nel 1878 fu rinvenuta una colonna vertebrale di squalo eccezionalmente conservata, riportata all’attenzione scientifica solo nel 2016 e successivamente studiata.
Si torna al presente con un focus su tre specie di molluschi gasteropodi osservati e raccolti a Forcella Giau. Inoltre, uno studio sulla comunità ornitica nidificante della Val Visdende evidenzia l’arrivo di nuove specie nelle aree colpite dalla tempesta Vaia dell’ottobre 2018.
Come di consueto, il numero si chiude con le rubriche dedicate alle ricerche in corso sul territorio. Tra queste, il progetto di telemetria satellitare sul lupo e l’analisi della diffusione del bostrico, insieme a una rassegna bibliografica sulle pubblicazioni scientifiche più recenti.
«Con questa rivista si continua in maniera silenziosa ma costante a indagare il territorio, con le sue peculiarità», afferma Vanessa De Francesch, consigliera provinciale, presentando il nuovo numero. «È un’attività importante, perché studiare l’ambiente circostante, capire e analizzare il territorio, la sua natura e la sua storia, è fondamentale per poterlo interpretare correttamente e, di conseguenza, apprezzarlo al punto tale da prendersene cura».
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