La possibile chiusura delle scuole durante le Olimpiadi invernali del 2026 e le modalità di accesso a Cortina durante le gare rimangono il tema forte. E serviranno informazioni dettagliate per consentire di programmare non solo i servizi, ma anche la promozione territoriale. È questo in estrema sintesi quanto emerso dal Tavolo olimpico, che si è aggiornato oggi a Palazzo Piloni. Alla riunione del Tavolo, costituito un mese fa dall’ente Provincia, hanno partecipato alcuni Comuni, il Consorzio Bim Piave, e le categorie economiche. Tra i temi sotto la lente anche la brandizzazione olimpica, per la quale la Provincia si è assunta il compito di fornire a ogni Comune tre bandiere stampate dalla Fondazione Milano Cortina (esclusi i Comuni già forniti di bandiere da programma MiCo) con relativi supporti.
È stato affrontato anche il tema della possibile chiusura delle scuole durante i giorni delle gare olimpiche, ipotesi al vaglio della Regione Veneto che sarà eventualmente confermata in sede di ufficializzazione del calendario scolastico 2025-2026. Potrebbe, infatti, essere data al Bellunese la possibilità di anticipare l’avvio delle scuole, così da consentire al territorio di tenere chiusi gli istituti durante i Giochi, anche per non intasare il sistema di trasporti.
Argomento centrale, poi, è stato quello dell’accesso a Cortina e alle aree limitrofe, con la previsione della creazione di hub logistici, su tutti quello a Longarone. Il presidente di Federalberghi Belluno infatti ha sollevato il problema degli arrivi a Cortina dall’Agordino, non via Alemagna. «Su questo abbiamo bisogno di approfondire e chiederemo a MiCo» ha detto il presidente della Provincia Roberto Padrin, che era affiancato dalla consigliera delegata al turismo Vanessa De Francesch. «Ad oggi è in definizione il piano mobilità da parte di Fondazione MiCo, e da quanto sappiamo pare esserci la previsione di un sistema di filtraggi che ha al suo interno sia l’hub logistico di Longarone sia piazzole park&ride con l’obiettivo di agevolare gli spostamenti e ridurre il traffico tramite l’utilizzo di mezzi pubblici e navette. Ovviamente non avrebbe senso che i visitatori che alloggiano in Alto Agordino scendano fino a Longarone per raggiungere Cortina via navetta».
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1 commento
Giuseppe
Per evitare ingorghi stradali durante le olimpiadi, i vertici regionali avevano promesso di portare a Cortina il treno, ma quello turistico da Roma è stato sospeso per gli eccessivi costi, la tratta è in manutenzione permanente e ora si preferisce chiudere anche le scuole. Tutti buoni motivi per vivere in montagna.