Dopo oltre mezzo secolo di assenza, la storica rivista trimestrale della Biennale di Venezia torna con una nuova edizione. Il secondo numero della pubblicazione, intitolato La forma del caos / The Shape of Chaos e dedicato al tema dell’Archivio, verrà presentato sabato 1° marzo 2025 presso il Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” nella Casa delle Regole a Cortina d’Ampezzo.
L’evento, in programma alle ore 17.00, dopo il saluto di Stefano Gaspari, presidente delle Regole d’Ampezzo, vedrà la partecipazione di Debora Rossi, responsabile dell’Archivio Storico della Biennale e direttore editoriale della rivista, del presidente della Biennale di Venezia Pietrangelo Buttafuoco e del direttore Luigi Mascheroni. La presentazione sarà trasmessa anche sul canale Biennale Channel.
Il nuovo numero ospita contributi che spaziano tra le discipline della Biennale – arte, architettura, cinema, danza, musica e teatro – includendo anche moda, scienza, poesia, letteratura e antropologia. «È sorprendente notare come già nel 1950 la rivista esprimesse uno spirito critico e interdisciplinare orientato al futuro – spiega Debora Rossi – e oggi essa rinasce con la stessa vocazione alla ricerca e alla riflessione contemporanea».
A questo si aggiunge l’editoriale del direttore Luigi Mascheroni: «Questa rivista diventa un archivio di idee, documenti e memorie. L’archivio è la speranza dell’uomo di dare forma al caos e generare conoscenza».
Tra gli autori del nuovo numero figurano Adonis, Matteo Al Kalak, Eleonora Barbieri, William Basinski, Boris Behncke, Sue Black, Edoardo Camurri, Mircea Cărtărescu, Alberto Manguel, Paolo Nori, Carlo Ratti, Gian Antonio Stella e molti altri. La copertina presenta un’immagine dell’installazione Archèus. Labirinto Mozart di Ophicina e Damiano Michieletto, mentre le illustrazioni provengono da archivi storici internazionali.
Un progetto editoriale rinnovato
La rivista, con un’importante veste iconografica, avrà cadenza trimestrale e proporrà ogni volta un tema monografico. La grafica è curata dallo studio Tomo Tomo di Milano. Diretta da Luigi Mascheroni, con Debora Rossi come direttore editoriale, la pubblicazione mantiene l’approccio interdisciplinare che già caratterizzava l’edizione storica.
Disponibile sullo store online della Biennale e nelle principali librerie, la rivista sarà presentata in diversi eventi in Italia e all’estero. Il primo numero, Diluvi prossimi venturi / The Coming Flood, uscito nell’autunno 2024, era dedicato al tema dell’Acqua e includeva contributi di Orhan Pamuk, Giovanni Lindo Ferretti e Peter Weir.
Un ritorno atteso dopo oltre 50 anni
Nata nel 1950, la rivista della Biennale di Venezia fu un progetto editoriale di pregio, con una veste grafica curata e un taglio interdisciplinare. Dopo un periodo di transizione negli anni ’60, venne chiusa nel 1971 per lasciare spazio agli Annuari della Biennale.
Il suo rilancio segna oggi un’importante ripresa dello spirito originario: un luogo di confronto tra le arti e la cultura contemporanea.
Per maggiori informazioni: www.labiennale.org
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