Oggi, martedì 4 marzo, il Consiglio Provinciale ha dato il via libera allo schema di convenzione con le Unioni Montane (Um) per l’assegnazione di contributi destinati agli interventi di difesa idrogeologica e idraulica. La somma stanziata, pari a 2 milioni di euro, proviene dal bilancio previsionale dell’ente e verrà utilizzata per opere di mitigazione del rischio idrogeologico e per interventi di ripristino e tutela del suolo.
Il presidente della Provincia, Roberto Padrin, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: «Con questa approvazione possiamo destinare alle Um i 2 milioni di euro previsti a dicembre, con l’impegno a integrare ulteriori risorse se disponibili». Il consigliere delegato Massimo Bortoluzzi ha aggiunto: «Questi fondi saranno erogati in base ai progetti presentati dalle diverse Unioni Montane. L’invito è anche a rendicontare le annualità precedenti, considerato che ci sono ancora circa 4,8 milioni di euro fermi per interventi degli anni scorsi».
I fondi saranno suddivisi tra le Um sulla base di criteri che tengono conto di altimetria, popolazione, superficie, indice di spopolamento e aree soggette a vincoli idrogeologici. Per le Um attualmente commissariate o in fase di scioglimento, le risorse resteranno bloccate, con la possibilità di attivare interventi diretti nei Comuni interessati, se necessario.
Il Consiglio ha inoltre preso atto del subentro della Provincia nella gestione di alcune funzioni dell’Um Valboite, tra cui l’adeguamento del regolamento per la raccolta funghi alle nuove normative regionali.
Rinuncia a due schede Fcc
Il Consiglio ha deliberato la rinuncia formale ai contributi del Fondo Comuni Confinanti (Fcc) per due schede progettuali, con la richiesta di destinare le risorse ad altri interventi dello stesso ambito.
La prima rinuncia riguarda la ristrutturazione e l’efficientamento energetico dell’ex caserma dei carabinieri di Lamon. L’incremento dei costi, pari a 1,5 milioni di euro di cofinanziamento provinciale, ha reso insostenibile il progetto. «L’intenzione dell’amministrazione provinciale è di recuperare l’ex caserma per realizzare alloggi e mini-alloggi, rispondendo alla carenza abitativa emersa negli ultimi anni» ha dichiarato Padrin.
La seconda rinuncia, approvata all’unanimità, riguarda la valorizzazione turistica e culturale della Val Boite e della Val di Landro. L’aumento dei costi ha portato alla decisione di destinare i 7,5 milioni di euro inizialmente previsti per la realizzazione di un tratto ciclabile tra Cortina e Dobbiaco esclusivamente alla messa in sicurezza dell’area.
Somma urgenza per la messa in sicurezza di San Liberale
Il Consiglio ha approvato un intervento di somma urgenza per la messa in sicurezza del terrapieno sul sagrato della chiesa di San Liberale, nel Comune di Belluno. L’operazione, dal costo complessivo di 50mila euro, si è resa necessaria dopo alcune precipitazioni che hanno aumentato il rischio di crollo di massi sulle abitazioni sottostanti.
Mozione bocciata sul Fondo Grandi Eventi
Infine, il Consiglio ha respinto con 7 voti contrari e 3 favorevoli la mozione del gruppo Futura Centrosinistra Bellunese, che chiedeva di demandare all’assemblea dei sindaci la gestione del Fondo Grandi Eventi. Questo fondo, finanziato dal Fcc e dalla Regione, ha permesso la realizzazione di eventi come le tappe del Giro d’Italia, i concerti della Dolomiti Arena e competizioni sportive di rilievo internazionale.
Padrin ha difeso la gestione attuale, affermando: «Il Fondo dovrà essere rifinanziato, ma fino a oggi c’è stata ampia condivisione delle iniziative realizzate. Inoltre, trattandosi di un finanziamento Fcc, la scheda dei Grandi Eventi passa già attraverso l’assemblea dei sindaci di prima e seconda fascia».
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