In vista dell’8 marzo, la Consigliera di Parità Flavia Monego ha lanciato un appello per garantire tutele a lungo termine al Centro Antiviolenza di Belluno, gestito dall’associazione Belluno Donna. L’intesa Stato-Regioni, approvata il 14 settembre 2022 e recepita dalla Regione del Veneto il 7 aprile 2023, ha dettato i nuovi requisiti minimi di un Centro Antiviolenza per accedere ai fondi stanziati e al riconoscimento regionale. Requisiti, però, mettono in forte difficoltà il Centro bellunese. La richiesta della reperibilità h24, in particolare, è un problema insormontabile per una realtà basata sul volontariato quale è Belluno Donna.
Anche a seguito di una mobilitazione attivata dalla Consigliera di Parità e dell’impegno della Regione Veneto, nel gennaio 2024 era stata concessa una proroga di 18 mesi all’entrata in vigore dell’intesa. A giugno, però, scadranno anche i 18 mesi, e la Consigliera ha scritto nuovamente alla Regione Veneto per chiedere una soluzione definitiva. «Il tema infatti va risolto, una volta per tutte. La preoccupazione era che in questi 18 mesi di proroga non fosse stato fatto niente», premette Flavia Monego. «Le risposte che ho ricevuto dall’assessora regionale Manuela Lanzarin, però, sono molto positive. C’è la volontà statale e regionale di giungere a una chiarificazione in merito ai requisiti dell’intesa Stato-Regioni entro la prima metà dell’anno. Giugno è dietro l’angolo e non possiamo e non dobbiamo abbassare la guardia: ne va della qualità di vita delle donne e dei territori in cui vivono. L’8 marzo sia monito dell’importanza della lotta per i diritti delle donne. E soprattutto sia tutti i giorni, non solo una volta l’anno», commenta Monego.
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