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domenica 15 Giugno 2025,

Gli studenti del “Catullo” incontrano l’Ente Nazionale Sordi

Giovedì 3 aprile l'incontro per conoscere la realtà vissuta dalle persone sorde. È un percorso avviato lo scorso anno.

Giovedì 3 aprile, gli studenti delle classi quinte dell’indirizzo professionale per i servizi della sanità e dell’assistenza sociale dell’istituto “Catullo” hanno accolto alcuni rappresentanti dell’Ente nazionale sordi (Ens) di Belluno, in un incontro pensato per approfondire la conoscenza della realtà vissuta dalle persone sorde. La visita si inserisce in un percorso già avviato lo scorso anno e richiesto nuovamente dagli stessi alunni e docenti, interessati a proseguire il confronto e a mantenere vivo un dialogo avviato con entusiasmo.

A guidare l’incontro è stato il presidente Diego Cassol, affiancato dagli associati Giustina, Tomaso e Giorgio, e dalla volontaria Luisa, attualmente impegnata nella segreteria della sede locale dell’Ens, dove offre supporto soprattutto nelle pratiche amministrative.

Durante la mattinata, i rappresentanti dell’ente hanno raccontato le loro esperienze personali e lavorative, mettendo in luce le difficoltà quotidiane legate a una disabilità spesso invisibile ma comunque rilevante nell’accesso alla piena partecipazione sociale. La sordità, spiegano, è riconosciuta dalla legge n. 381 del 26 maggio 1970 in soggetti che l’hanno sviluppata nell’età evolutiva, tra 0 e 12 anni.

Cassol ha illustrato le principali modalità di comunicazione delle persone sorde, parlando dell’importanza della lettura labiale e, soprattutto, della lingua dei segni italiana (Lis). Ha anche sottolineato un cambiamento rilevante tra i più giovani, molti dei quali seguono percorsi diversi basati sul recupero uditivo tramite apparecchi acustici e impianti cocleari. Questo orientamento ha, secondo i soci dell’Ens, contribuito a una minore diffusione della Lis tra le nuove generazioni. «Purtroppo mancano giovani sordi all’interno dell’associazione», ha affermato Cassol, «e questo rende difficile il necessario ricambio generazionale».

Presente tra gli ospiti anche Nadia Comiotto, persona sordocieca, che ha condiviso la propria esperienza e parlato del ruolo della Lega del Filo d’Oro, organizzazione attiva in Italia nel campo dell’assistenza e riabilitazione delle persone con disabilità sensoriali complesse.

Durante l’incontro, gli studenti si sono messi alla prova imparando l’alfabeto Lis e comunicando i loro nomi attraverso i segni. Coordinati dalla docente Nadia De Pasqual, hanno partecipato con interesse ponendo numerose domande, dando vita a uno scambio ricco e partecipato, che ha rappresentato un’occasione concreta per avvicinarsi a una realtà troppo spesso poco conosciuta.

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