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giovedì 12 Giugno 2025,

La Guardia di finanza sequestra un deposito di rifiuti a Ponte nelle Alpi

L'appezzamento di terreno, su cui insiste anche un edificio, si trova a ridosso del corso d'acqua Rio Vantanelle, affluente del Piave

Lastre di copertura in amianto, batterie al piombo, pezzi di motori termici contaminati da oli e un furgone in stato di abbandono, pneumatici, elettrodomestici, fogli di carta catramata, materiali derivanti dalla demolizione di manufatti edili,
tubazioni, materie plastiche, materiale ferroso, polistirolo, vario mobilio comprese alcune poltrone e divani ed anche alcune tavole da surf e paia di sci. I Finanzieri del Comando provinciale di Belluno, nei giorni scorsi, nel corso delle ordinarie attività di controllo economico del territorio, hanno individuato un deposito di rifiuti, sito in un terreno privato ubicato nel territorio del comune di Ponte nelle Alpi. Sul posto, le Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Belluno hanno trovato materiali di varia natura accatastati tra la vegetazione che in buona parte li ricopriva. In particolare, è stata riscontrata la presenza di rifiuti “pericolosi”.

I finanzieri hanno deferito alla locale autorità giudiziaria i proprietari dell’area per reati previsti dal testo unico sull’ambiente, per aver posto in essere un deposito di rifiuti, anche pericolosi, non smaltiti secondo le disposizioni vigenti e hanno conseguentemente sottoposto a sequestro probatorio l’intera area adibita a discarica abusiva, per un’estensione di oltre 2.000 mq, contenente diverse tonnellate di rifiuti, in attesa delle successive attività di bonifica del sito. Sono in corso ulteriori approfondimenti in ordine ai veicoli rinvenuti ed all’eventuale danno ambientale cagionato dalla prolungata persistenza sul terreno di tali materiali e dalle possibili infiltrazioni di oli usati e di percolato nel sottosuolo.

L’appezzamento di terreno, su cui insiste anche un edificio, si trova a ridosso del corso d’acqua Rio Vantanelle, affluente del Piave, e al fine di qualificare con esattezza il grado di pericolosità del materiale rinvenuto, in collaborazione con l’Arpav di Belluno intervenuta sul posto, si provvederà all’esecuzione di campionamenti, per verificare il possibile inquinamento delle falde acquifere. In merito si precisa che la responsabilità penale delle persone indagate sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile e che, fino a tale momento, vige il principio di innocenza ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.

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