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martedì 10 Giugno 2025,

Calcio, pari per la Dolomiti nello scontro promozione. Ora basta una vittoria

La pioggia torrenziale non ha fermato il big match tra la Dolomiti Bellunesi e il Treviso

Sotto una pioggia torrenziale e davanti a uno Zugni Tauro gremito si è giocato, ieri, il big match di serie D tra la Dolomiti Bellunesi e il Treviso. I tre punti e quindi la certezza matematica della promozione per i dolomitici non sono arrivati, ma il pareggio resto un buonissimo risultato per la squadra di casa che, a due giornate dal termine, mantiene quattro lunghezze di vantaggio sui biancocelesti, secondi in classifica. Ora ai dolomitici basterà ottenere una vittoria contro il Noale o con il Brian Lignano, indipendentemente dai risultati dei trevigiani, per conservare il primato.  

«Per prima cosa», afferma mister Zanini, «rivolgo i miei complimenti al Treviso perché è stata una partita vera, bella, “maschia”, in un ambiente difficile dal punto di vista atmosferico. E i complimenti vanno pure ai miei ragazzi: hanno giocato la partita che dovevano, con attenzione a ogni situazione. L’unico neo? I cartellini: avevamo tre ammoniti a fine primo tempo e, su un campo così, era rischioso». Il tecnico abbraccia idealmente il pubblico: «Si è sentito il calore dei tifosi, fin dai primi minuti. Ci hanno dato un grande aiuto, li ringraziamo dal profondo. Il traguardo? Antenne sempre alte: il destino è nelle nostre mani»

La partita

A tratti, le condizioni meteorologiche sono estreme, ma lo stadio feltrino ribolle. E chi non è riuscito ad accaparrarsi il biglietto, ha potuto comunque seguire la diretta su YouTube: anche quella, nel segno dei grandi numeri (25mila visualizzazioni nell’arco di 5 ore). I padroni di casa partono fortissimo: dopo 60 secondi, Fagan centra un clamoroso palo e Marangon, in tap-in, manca il bersaglio per questione di centimetri. Già, Fagan e Marangon: protagonisti anche dell’azione del vantaggio. Perché il centrocampista gira, di testa, verso il “dieci”, che insacca: è 1-0.

Mangiaracina riuscirà poi a negare per due volte il gol a Diallo: il tutto, nell’arco di un quarto d’ora di chiara e marcata impronta dolomitica. E non è finita qui, perché il portiere biancoceleste sarà decisivo pure sul destro a giro del solito Marangon. Ma il Treviso reagisce, con sana cattiveria e qualità: al 27’, Posocco coglie una traversa clamorosa e, 8’ più tardi, Beltrame pennella un piazzato davvero magistrale. Carraro, proteso in tuffo, non può arrivare: 1-1. 

Nella ripresa, mister Carmine Parlato cala sul tavolo la carta Bryan Gioè. Reduce dalla rete segnata al Montecchio, l’ex attaccante dell’Adriese avrebbe il pallone per portare avanti i trevigiani, ma non riesce a impattare adeguatamente, a pochi passi dalla porta. Ed è anche l’unica, vera occasione di un secondo tempo di rara intensità e nel segno dell’agonismo. I biancocelesti hanno l’obbligo di vincere e, per questo, spingono. Ma la SSD Dolomiti Bellunesi interpreta la fase difensiva in maniera impeccabile e non concede quasi nulla.

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