«Guida spirituale e instancabile difensore della dignità umana». Così Caritas internationalis, «con profonda gratitudine e dolore», si unisce alla comunità cattolica mondiale nel lutto per la morte di papa Francesco. «Per tutta la durata del suo pontificato, papa Francesco è stato un faro di speranza per i più poveri», scrive la rete di 162 organizzazioni Caritas presente in 200 paesi, «testimoniando con coerenza che la preferenza per gli ultimi, per coloro che la società scarta è al cuore della missione della Chiesa. La sua leadership ha profondamente ispirato l’intera Confederazione Caritas, rafforzando il nostro impegno nella promozione dello sviluppo umano integrale e della solidarietà globale».
A partire dagli insegnamenti delle encicliche Laudato si’ e Fratelli Tutti, nel 2021 Caritas ha lanciato la campagna globale “Together We – Act Today for a Better Tomorrow”, volta a contrastare povertà, esclusione e degrado ambientale. «Il suo instancabile impegno per la giustizia sociale, la compassione e l’opzione preferenziale per i poveri continuerà a ispirare il nostro lavoro», ha dichiarato Alistair Dutton, segretario generale di Caritas internationalis. «La vera carità è condivisione che non giudica, che non impone condizioni e che cerca di alleviare la sofferenza». Papa Francesco ha continuamente richiamato il mondo alla misericordia, alla speranza e alla solidarietà, chiedendo di stare accanto agli emarginati e lavorare per un mondo più giusto. Dal 2013 in poi, papa Francesco ha sostenuto diverse iniziative Caritas, tra cui “One human family, food for all” contro la fame, “Share the journey” a favore dei migranti, e la recente campagna “Jubilee: turn debt into hope”. Il Papa ha definito la Caritas «la carezza della Chiesa al suo popolo», sottolineando come il servizio caritativo sia una testimonianza viva di Cristo.
«La sua guida ci ha ricordato che amore e servizio devono essere al centro della nostra missione», ha aggiunto il card. Tarcisio Isao Kikuchi, presidente di Caritas Internationalis. «Una Chiesa senza carità non esiste». Durante il suo pontificato, papa Francesco ha visitato molte aree segnate da povertà e conflitto, toccando con mano il lavoro delle Caritas locali. Tra le sue ultime visite, nel 2024, Indonesia, Papua Nuova Guinea e Timor Est, dove ha rinnovato l’appello a custodire la nostra casa comune. In Sud Sudan, ha lanciato un accorato appello alla pace: «Solo con pace, stabilità e giustizia possono esserci sviluppo e reintegrazione sociale». Caritas Internationalis, presente in oltre 200 Paesi e territori, rende grazie per la voce profetica di papa Francesco a difesa dei poveri, della giustizia e della pace. «La sua eredità spirituale continuerà a guidarci. Che la sua anima riposi in pace eterna».
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