Belluno °C

lunedì 16 Giugno 2025,

Papa Francesco: «Ho offerto l’ultima parte della mia vita per la pace nel mondo»

Il funerale sarà celebrato sabato 26 aprile, con inizio alle ore 10. La salma sarà sepolta nella Basilica di Santa Maria Maggiore all'Esquilino. È stato reso pubblico anche il testamento spirituale. (Foto Calvarese/SIR)

Ieri sera, nella cappella di Casa Santa Marta, si è tenuto il rito della constatazione ufficiale della morte del Papa, rito presieduto dal cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, secondo quanto previsto dal nuovo Ordo Exsequiarium Romani Pontificis. Alla cerimonia alcuni porporati, alcuni familiari del Pontefice e i responsabili della Direzione di Sanità e Igiene vaticana. Oggi si è tenuta la prima Congregazione generale del Collegio dei cardinali. Il funerale del Papa sarà celebrato sabato 26 aprile alle ore 10: molte personalità mondiali hanno annunciato la loro presenza. Soprattutto ci saranno tanti fedeli che hanno amato questo Papa, venuto dalla fine del mondo.

Sempre ieri sera, è stato reso pubblico anche il testamento spirituale di Papa Francesco, un documento breve ma denso, significativamente datato «29 giugno 2022», il giorno della solennità dei santi Pietro e Paolo. Il testamento è dedicato principalmente alla scelta del luogo di sepoltura. «Sentendo che si avvicina il tramonto della mia vita terrena e con viva speranza nella Vita Eterna, desidero esprimere la mia volontà testamentaria solamente per quanto riguarda il luogo della mia sepoltura», si legge nelle prime righe.

Papa Francesco ha voluto affidare la sua memoria alla devozione mariana che ha sempre caratterizzato il suo ministero: «La mia vita e il ministero sacerdotale ed episcopale ho sempre affidato alla Madre del Nostro Signore, Maria Santissima. Perciò, chiedo che le mie spoglie mortali riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore». Il Pontefice ha precisato di volere «una tomba semplice, senza particolare decoro», situata nella navata laterale tra la Cappella Paolina e la Cappella Sforza, con la sola iscrizione: «Franciscus».

Ha inoltre previsto che le spese per la sepoltura siano coperte da una somma messa a disposizione da un benefattore, già indicato a monsignor Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano, cioè dei canonici dell’antica Basilica del colle Esquilino.

Il testamento si conclude con un pensiero di gratitudine: «Il Signore dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e continueranno a pregare per me». Il documento porta l’intestazione del motto del suo pontificato, Miserando atque eligendo, e racchiude anche un ultimo gesto spirituale: «La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli».

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *