Uno strumento a servizio dell’uomo, «un superpotere» e non «una tecnologia che “avvolge” le persone»: la serata “Intelligenza artificiale, un’alleata da scoprire”, promossa ieri – mercoledì 23 aprile – all’Istituto Canossiano di Feltre dal Lions Club Feltre Host e dall’associazione ArtDolomites in collaborazione con il Leo Club Feltre e Scuole in Rete, si è concentrata sul presente e sul futuro dell’IA nella vita quotidiana e sulle sue ripercussioni a livello etico.
Ad aprire la serata, moderata dal feltrino Matteo De Boni, è stato padre Alessandro Mantini, assistente pastorale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma e docente di Teologia e Intelligenza Artificiale: «L’intelligenza artificiale pone interrogativi all’uomo, tanto a chi la progetta quanto a chi la utilizza. L’orizzonte del suo utilizzo è quello del bene comune, ed è da questo che nasce la questione etica, che coinvolge creatori e utenti e che vede la tecnologia al servizio dell’uomo. A volte però assistiamo a quello che si chiama “avvolgimento”, cioè all’inversione di questo fenomeno e all’uomo che si mette al servizio della tecnologia; l’IA deve invece richiamare l’uomo a sé stesso, alla sua capacità di gestire la materia per il servizio all’umanità e per il vero progresso». Il binomio “scienza e fede” ha visto negli anni ridursi le distanze, e quindi ecco il legame tra teologia e intelligenza artificiale: «Questo connubio tra conoscenza, ricerca scientifica e teologia, cioè la seria riflessione su un Dio che si è fatto conoscere, permette un’apertura di mente straordinaria».

Dopo le riflessioni morali, spazio alla pratica e alla tecnica – senza però evitare la questione etica – con i giovani professionisti di Hyper-Link, azienda bellunese specializzata – tra l’altro – nella formazione e consulenza sull’intelligenza artificiale: «L’intelligenza artificiale non arriverà domani: è già tra noi da tempo e sarà sempre più presente. – ha sottolineato Marco Sacchet, sul palco insieme al collega Andrea Sirena – Questo cammino di sviluppo porterà ad attività più “leggere”, come vediamo già oggi, ma sarà un grande supporto anche nella ricerca, nell’ambito lavorativo o delle risorse umane; è una tecnologia che può essere applicata in qualunque settore». Da qui nasce il tema etico: «Bisogna partire dalla consapevolezza dello strumento, non semplice da utilizzare nel modo corretto. – ha proseguito Sacchet – Questo vuol dire quindi utilizzarla non per sostituire l’uomo, ma come un “superpotere” che ci permette di lavorare meglio, in tempi più rapidi e con una qualità finale maggiore. Basta non abusarne, e conoscendola bene è possibile fare molto».

Buona la risposta del pubblico presente all’auditorium dell’Istituto Canossiano, interessato tanto alle questioni morali quanto ai risvolti più pratici e quotidiani dello sviluppo dell’IA; un risultato che ha soddisfatto i promotori della serata: «Siamo molto felici di aver potuto offrire una conferenza di così alto spessore; – il commento a fine serata di Debora Lotto per ArtDolomites – un incontro su un tema di grandissima attualità che ci ha dato tante risposte e che, allo stesso tempo, ci ha lasciato nuove domande e riflessioni, soprattutto sull’impatto che l’intelligenza ha e potrà avere sulle nostre vite».
A farle eco, l’altro organizzatore di serata, il presidente del Lions Club Feltre Host Roberto Scoccia: «Una serata sul presente e futuro di questa tecnologia, che ha visto il coinvolgimento diretto del pubblico interessato. È un tema complesso che non può avere risposte definitive, ma siamo soddisfatti dell’aver sollecitato l’interesse sulla questione; abbiamo voluto affrontare in maniera integrata i temi tecnici e quelli etici, e speriamo che su queste basi le scelte future portino a poter governare la complessità dell’intelligenza artificiale e a non lasciare che questa ci sovrasti
La registrazione della serata, trasmessa in diretta in streaming, è disponibile sul sito di Scuole in Rete (http://www.scuoleinretebelluno.it).
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