Tutto può finire senza concludersi. Anche l’amicizia, così come capita nell’amore, può smarrirsi nel silenzio o nell’indifferenza che talvolta si insinua tra le parole non dette e le presenze mancate. Sono convinto, al contrario, che un rapporto autentico di amicizia debba invece essere una continua tensione della ricerca, del trovarsi con incondizionata reciprocità, scambiandosi affetti e stima, lealtà e franchezza. Sempre.
L’amicizia non può e non deve essere, allora, un continuo mendicare attenzioni e un perpetuo offrirsi per farsi ogni volta riconoscere; il prostituirsi nel chiedere di esserci, nel richiedere dunque una presenza, poiché il negarsi sempre da parte del supposto amico connota, alla fine, privazione e, pertanto, assenza. Come sostiene Papa Francesco la vera amicizia consiste, infatti, nel rilevare all’altro le verità del cuore.
E allora:
l’amicizia dovrebbe saper ancora compenetrarsi lo spirito con l’ingenuità dei bimbi;
l’amicizia dovrebbe saper ancora reciprocamente narrarsi senza filtri ed inganno;
l’amicizia dovrebbe saper ancora dirsi di noi, delle nostre compagne e dei nostri figli;
l’amicizia dovrebbe saper ancora evocare sogni e speranze, anche quelle che sembrano defilarsi;
l’amicizia dovrebbe saper ancora investigare le paure e i tremori che generano l’ignoto;
l’amicizia dovrebbe saper dare asilo al dolore per poi riuscire a lenirlo.
L’amicizia dovrebbe sapere essere anche silenzio, non vuoto atteggiamento, ma complice attento.
In ultima analisi, sono convinto che l’amicizia sia e debba sempre essere uno spazio sicuro e un percorso di responsabilità che va alimentato senza soluzione di continuità: una sorta di cammino che percorre le pieghe talvolta anche aspre della vita, un sentiero di montagna dove il salire richiama in un moto incessante il tornare già a valle e ripartire nuovamente verso la cima. Una corrispondenza biunivoca e luminosa, dunque, che dovrebbe crearsi senza dirci il perché, ma accettando che l’amicizia sia nella sua semplicità.
Uscire da questo sentiero, cioè interrompere questo rapporto, è di certo una possibilità del tutto legittima, ma è un atto definitivo che spezza l’incanto di questa dialettica che sa donare, senza che venga mai chiesto nulla in cambio.
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5 commenti
Gilda
Le parole scorrono leggere, ma dietro di esse si nasconde un cammino che invita alla riflessione. Sono parole da tenere nel cuore, come un filo che ci guida ogni giorno. Complimenti
Fabio Bristot
Si, sono di per sè una riflessione.
Grazie.
Saluti.
Fabio Bristot – Rufus
Beatrice
Amici, cosa sarebbe la vita senza amici!!
Sei un profondo conoscitore dell’animo umano Rufus in fabula!!
Grazie!
Fabio Bristot
Non so quanto profondo… ma mi piace interagire per conoscerlo… l’animo umano. Grazie.
Fabio Bristot – Rufus
Fabio Bristot
Non so quanto profondo… ma mi piace interagire per conoscerlo… l’animo umano. Grazie.
Fabio Bristot – Rufus