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giovedì 12 Giugno 2025,

Il 9 maggio a Belluno un’iniziativa per la pace e il disarmo in Europa

Iniziativa nell’ambito della campagna contro il riarmo in Europa, promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo; per fermare il conflitto in corso a Gaza.

In occasione della Giornata dell’Europa, venerdì 9 maggio dalle 18 alle 19, il Coordinamento Pace e Disarmo di Belluno ha organizzato un’azione pubblica davanti alla prefettura della città. L’iniziativa si inserisce nell’ambito della campagna nazionale contro il riarmo in Europa promossa dalla Rete Italiana Pace e Disarmo e si collega, inoltre, alla mobilitazione internazionale per fermare il conflitto in corso a Gaza.

Il gesto simbolico previsto è un abbraccio collettivo attorno alla sede della prefettura, scelta in quanto rappresentanza territoriale del Governo. I partecipanti sono invitati a indossare messaggi che richiamino i temi della pace, del disarmo e della giustizia internazionale, mentre sarà consegnata al Prefetto una lettera rivolta anche all’esecutivo nazionale.

Nel testo, i promotori esprimono la propria contrarietà rispetto a due questioni principali. La prima riguarda l’inerzia della comunità internazionale rispetto alla crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Secondo il Coordinamento, l’assenza di interventi efficaci favorirebbe una situazione definita nella lettera come un «semaforo verde al genocidio del popolo palestinese». Si condannano inoltre i continui ostacoli agli aiuti umanitari e si chiede con forza «un cessate il fuoco immediato e duraturo», insieme alla liberazione degli ostaggi israeliani e dei detenuti palestinesi, allo sblocco degli aiuti, alla sospensione dell’accordo di partenariato tra Unione Europea e Israele, al blocco delle forniture di armi e al riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia e dell’Unione.

Il secondo punto critico individuato è l’aumento delle spese militari in Europa, con particolare riferimento al piano di riarmo dell’UE, che secondo gli organizzatori implicherebbe un investimento di circa 800 miliardi di euro. Una cifra che – viene evidenziato – rischia di essere sottratta a settori chiave come sanità, scuola, lavoro e cooperazione internazionale. «Renderanno la guerra più probabile e il futuro meno sicuro per tutti», si legge nella lettera.

Nella parte conclusiva del documento, si richiama lo spirito originario delle Costituzioni nate dopo la Seconda guerra mondiale e delle istituzioni internazionali, con l’obiettivo di «ripudiare la guerra e metterla fuori dalla storia». Viene invocata la convocazione di una Conferenza internazionale per la Cooperazione e la Pace, in grado di superare la logica dei blocchi contrapposti e di promuovere strumenti concreti per garantire sicurezza e uguaglianza tra i popoli. Il Coordinamento sottolinea che «il vero interesse pubblico non è quello nazionale, ma la sopravvivenza dell’umanità e la sua convivenza pacifica».

Chi intende aderire all’iniziativa può segnalare la propria presenza via WhatsApp entro martedì 7 maggio, contattando Francesco al 349 8582754 o Cristina al 380 3730946, oppure scrivendo all’indirizzo mail pacedisarmobelluno@gmail.com.

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