Proseguono i lavori di sistemazione lungo la Via dell’Acqua, uno dei tracciati più caratteristici del territorio di Santa Giustina. L’intervento, frutto di una collaborazione con l’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, riguarda un tratto di circa 600 metri compreso tra l’ostello Altanon e il bacino idrico di San Vettor Veses. L’area rientra interamente nei confini del Parco ed è oggetto di opere di manutenzione finalizzate a migliorare la sicurezza e l’accessibilità del sentiero, senza comprometterne il valore naturalistico.
Il progetto è sostenuto da un contributo di 60 mila euro stanziato dal Parco e prevede una serie di interventi mirati. Le operazioni, alcune delle quali già concluse, includono la pulizia del sentiero e la rimozione della vegetazione invadente, la sistemazione del fondo con ghiaia o terra stabilizzata, l’installazione di gradini in legno nei punti più ripidi e la realizzazione di canalette per la gestione delle acque piovane. Nei tratti più esposti sono in corso lavori per la posa di staccionate e parapetti in legno.
«Stiamo lavorando su un tratto ancora in parte selvaggio, con l’intento di ordinarlo e armonizzarlo al resto del tracciato», spiegano Renzo Minute, assessore ai lavori pubblici, e Renzo Minella, consigliere comunale con delega al turismo. In parallelo, si guarda già alla fase successiva: la gestione dell’ostello, una volta ultimati i lavori, con l’idea di trasformarlo in un punto di riferimento per i servizi destinati agli escursionisti.
Accanto a questo intervento specifico, il Comune ha avviato una manutenzione straordinaria sull’intera Via dell’Acqua, che dal mulino di Santa Libera arriva a Campel. Finanziata con 16 mila euro di fondi comunali, l’operazione si concentra in particolare sul miglioramento della segnaletica, con nuova tabellonistica e indicazioni. Il progetto è sviluppato in sinergia con gli altri Comuni limitrofi, in un’ottica di coerenza con le caratteristiche del paesaggio.
Il percorso segue l’antica roggia che un tempo alimentava il mulino di Santa Libera, costeggiando il torrente Veses e attraversando aree del Parco, per questo rappresenta un tracciato di valore storico, ambientale e turistico. L’obiettivo dell’intervento è anche quello di incentivare un turismo lento, attento all’ambiente e capace di valorizzare il patrimonio locale.
«Un’operazione importante – conclude Minella – che nasce da una visione chiara: quella di potenziare l’offerta turistica locale, valorizzando le risorse naturali e culturali. Alla manutenzione e agli investimenti strutturali si affianca un piano di promozione della Via dell’Acqua come prodotto turistico di qualità elevata, ideale per chi cerca esperienze slow, nella natura e lontano dai flussi più affollati».
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