Belluno °C

domenica 15 Giugno 2025,

Furti notturni e lampioni spenti, SiAmo Belluno sollecita l’amministrazione

Preoccupa la percezione di insicurezza che si diffonde tra residenti e commercianti; il buio sembra favorire l’azione dei ladri. (Immagine generata con IA)

Dopo tre episodi di furto avvenuti in città nell’arco di dieci giorni, il laboratorio politico SiAmo Belluno torna a porre l’accento sulla questione dell’illuminazione pubblica spenta durante la notte. Due dei colpi sono stati registrati nella stessa attività commerciale e tutti gli episodi hanno avuto come sfondo zone abitate e frequentate, come via Feltre e il quartiere di Cavarzano. A preoccupare, oltre ai fatti in sé, è la percezione di insicurezza che si diffonde tra residenti e commercianti, molti dei quali indicano proprio nel buio uno degli elementi che favoriscono l’azione dei ladri.

Il tema della pubblica illuminazione era già stato sollevato da SiAmo Belluno con una petizione presentata a Palazzo Rosso, firmata da oltre 720 cittadini. Ora, dopo i recenti fatti di cronaca, il gruppo civico torna a chiedere risposte, soprattutto sui tempi della riattivazione dell’impianto.

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, l’assessore al bilancio e vicesindaco Paolo Gamba ha annunciato un’intesa con Edison per la riqualificazione dell’illuminazione pubblica. Tuttavia, come evidenziato dallo stesso assessore, l’accordo non è stato ancora formalmente sottoscritto e l’avvio dei lavori è previsto, salvo ulteriori ritardi, solo per la fine dell’estate. L’intervento dovrebbe durare circa sei mesi, con il risultato che le nuove luci verrebbero attivate soltanto nel 2026. «Erano già in vigore delle convenzioni — osservano da SiAmo Belluno — e non sappiamo quale sarà il valore di questo nuovo accordo».

La prospettiva è quella di un’altra estate e, soprattutto, di un ulteriore autunno e inverno con illuminazione ridotta. Una situazione che suscita malumori tra i cittadini, anche alla luce di sacrifici economici già richiesti, come l’aumento della tassazione e il taglio di alcuni servizi, tra cui proprio l’illuminazione. «Alla fine — sottolineano dal gruppo — ci si ritrova con un avanzo libero di 4 milioni di euro e nessuna volontà espressa di impiegarne una parte per una riaccensione almeno parziale, basata su criteri di necessità».

Durante la raccolta firme, molti cittadini hanno espresso la loro preoccupazione per la sicurezza personale, sia come pedoni che come automobilisti. Le stesse perplessità sono state condivise anche da diversi commercianti, che temono l’aumento dei furti. «Sappiamo di vivere in una città nel complesso sicura — dichiarano da SiAmo Belluno — ma siamo anche consapevoli che la percezione della sicurezza è altrettanto fondamentale per il benessere di cittadini e imprese».

Il gruppo civico chiede ora che la petizione venga discussa in Consiglio comunale entro i termini previsti dal regolamento, cioè l’inizio di agosto, salvo differenti decisioni da parte dell’amministrazione.

Nel frattempo, il laboratorio continua a raccogliere segnalazioni e proposte attraverso l’indirizzo email siamobelluno@gmail.com, invitando la cittadinanza a partecipare attivamente alla vita pubblica e al confronto sulle tematiche urbane.

2 commenti

  • Che senso ha riaccenderli alle 5 quando in questa stagione è l’alba . Non è possibile almeno accenderli uno si è uno no?

  • Va bene la lotta contro lo spopolamento ..ma attirare nuovi residenti mordi e fuggi non è proprio un idea lungimirante…non rubano mica in municipio….rubano nelle case dobbiamo essere solidali con le altre città italiane..perché a loro si ed a noi no….

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *