“Insieme per la crescita delle Pmi, dell’artigianato e per lo sviluppo del territorio della provincia di Belluno”: è il nome del protocollo d’intesa siglato oggi, lunedì 12 maggio, tra Confartigianato Imprese Belluno e CortinaBanca. Un protocollo che mira a offrire supporto finanziario alle piccole e medie imprese artigiane. CortinaBanca garantirà condizioni favorevoli per l’accesso al credito e servizi di base e ad alto contenuto consulenziale alle imprese associate a Confartigianato Imprese Belluno. Confartigianato e CortinaBanca collaboreranno con l’Università degli Studi di Padova e altri enti per implementare soluzioni in ambito Esg (Environmental, Social, and Governance), in particolare per la sostenibilità e l’efficienza energetica. Obiettivo comune è la promozione delle eccellenze artigiane del territorio, con iniziative comuni di visibilità.
Erano presenti alla firma la presidente di Confartigianato Imprese Belluno Claudia Scarzanella con il direttore Michele Basso, il presidente di CortinaBanca Massimo Antonelli con il direttore Nicola Bernardi e il professore associato dell’Università degli Studi di Padova Alberto Lanzavecchia.
«In occasione del 70° di fondazione dell’Unione Artigiani, oggi Confartigianato Imprese Belluno – afferma Scarzanella -, abbiamo ritenuto importante fare il punto della situazione della nostra realtà, analizzando la storia e il presente allo scopo di disegnare il futuro, nel rispetto della responsabilità che abbiamo come associazione di categoria. I numeri e la demografia delle imprese descrivono una situazione molto complessa, nella quale servono strumenti personali, professionali e tecnici sempre più affinati e specifici per rispondere alle esigenze del mercato. CortinaBanca è l’unica banca del territorio, nel quale re-investe, e ne condividiamo i valori e la visione. Confartigianato promuove il valore del rapporto impresa-persona-famiglia-territorio, il valore etico e formativo del lavoro, il valore della rete come elemento che trasforma in positivo i territori e produce valore aggiunto economico e sociale; CortinaBanca si ispira ai principi dell’insegnamento sociale cristiano e ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione privata e persegue il miglioramento delle condizioni morali, culturali ed economiche dei soci cooperatori e degli appartenenti alle comunità locali, promuovendo la coesione sociale e la crescita responsabile e sostenibile del territorio in cui opera. Siamo convinti che sia ormai imprescindibile fare squadra su obiettivi comuni: a noi imprese servono servizi, consulenze ad hoc; alle banche, ed al territorio tutto, servono imprese solide. Ecco dunque che questo protocollo di intesa nasce nel pieno rispetto delle reciproche mission. Peraltro, la collaborazione con CortinaBanca ci permette di sviscerare, conoscere e intercettare i bisogni inespressi delle imprese, per organizzare nella nostra associazione servizi sempre più rispondenti alle esigenze degli artigiani, continuando così a sostenere uno sviluppo strategico oltre che operativo delle proprie associate».
Un primo risultato tangibile della collaborazione sancita dal protocollo di intesa è il questionario realizzato a misura di piccola impresa e somministrato alle imprese artigiane in ambito del progetto di misurazione dei criteri ESG (sostenibilità ambientale, sociale e di governance), realizzato in collaborazione con l’Università di Padova. Il questionario fotografa la realtà delle imprese artigiane bellunesi in tema di sostenibilità, e diventa uno strumento agile di monitoraggio particolarmente utile per sviluppare rapporti tra le imprese stesse ed i propri fornitori, tra i quali la banca. «Crediamo fermamente nel lavoro di squadra – afferma Antonelli – e nella necessità che tutte le istituzioni del Territorio siano unite nell’affrontare le problematiche che di giorno in giorno ci troviamo ad affrontare, specie in un territorio così particolare come quello bellunese. La sostenibilità ha una forte necessità di essere meglio compresa sul piano imprenditoriale senza relegarla a superficiale ideologia. In Confartigianato abbiamo trovato una partnership di spessore e molto orientata all’innovazione. Con questo progetto sono state gettate le basi per portare un contributo concreto di semplificazione nella quotidianità di chi fa impresa e deve relazionarsi con filiere globalizzate e sistemi (anche bancari) che presentano criteri sempre più esigenti sul piano della sostenibilità».
Nel corso della conferenza stampa sono stati forniti da Lanzavecchia i primi dati raccolti da un campione rappresentativo, per quanto non ancora completo, di imprese iscritte a Confartigianato Belluno. Il direttore Basso entra nello specifico dei dati, dai quali «emerge che le imprese sono molto sensibili alla formazione (83% la erogano) e stanno cominciando ad approcciarsi al tema del rating /certificazione ESG (per ora, una su tre). L’83% delle imprese non ha mai avuto infortuni sul lavoro. Sul piano della sostenibilità ambientale c’è da lavorare in tema di riduzione di emissioni di gas serra (solo il 4% delle imprese lo ha come obiettivo) e di consumo di acqua (il 9% lo ha come obiettivo): le imprese stanno cominciando ora a investire per ridurre i rischi legati al cambiamento climatico (per ora circa una su cinque), e una su quattro ha obiettivi definiti per il miglioramento della gestione circolare delle risorse».
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/