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domenica 8 Giugno 2025,

Lupo e attività umane, la Regione comincerà da qui

L'assessore alla caccia annuncia la strategia veneta, in attesa di un Piano nazionale

Con l’approvazione, da parte del Parlamento europeo, della proposta di declassamento del lupo da specie «strettamente protetta» a «protetta», si apre una nuova fase nella gestione del grande carnivoro sul territorio italiano. In attesa del recepimento formale della direttiva e dell’adozione di un Piano nazionale, la Regione annuncia la propria intenzione di attivarsi sul fronte veneto.

A intervenire è Cristiano Corazzari, assessore regionale alla Caccia, che conferma la linea già adottata in passato dalla Regione: «Il Veneto si prepara a lavorare ad una gestione regionale del lupo, prestando particolare attenzione alla vicinanza di esemplari confidenti a centri abitati o ad attività economiche come nel caso delle nostre malghe, patrimonio montano da tutelare».

Il riferimento è a un problema sempre più avvertito in alcune aree del Veneto, in particolare Lessinia, Altopiano di Asiago, Bellunese (soprattutto l’Alpago) e Polesine, dove la presenza del lupo solleva preoccupazioni tra allevatori e residenti. Secondo Corazzari, grazie alla collaborazione con Ispra, si aprono possibilità di intervento più concrete, inclusi prelievi selettivi, purché nel rispetto del mantenimento dello stato di conservazione della specie.

La Regione, ricorda l’assessore, è da tempo impegnata su più fronti: dai ristori per i danni agli allevamenti, al costante monitoraggio della popolazione lupina. L’obiettivo resta quello di «minimizzare i conflitti», come sottolinea Corazzari, che ribadisce la necessità di arrivare «in tempi brevi a recepire il declassamento del livello di protezione per tutelare la sicurezza dei nostri territori e delle attività economiche».

La Regione Veneto attende il Piano lupo nazionale, che dovrà fornire un quadro normativo e operativo condiviso a livello nazionale. Intanto, «Noi siamo pronti ad agire per dare risposte alle richieste del nostro territorio», conclude l’assessore.

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