Sono oltre cinque milioni i veneto-discendenti. Tanti di questi hanno una gran voglia di visitare la terra di origine, di cui spesso hanno sentito solo vagamente parlare. Ma, proprio per questo, è forte in essi il desiderio di conoscere, di informarsi, di venire nel Veneto. Un ideale ritorno alle origini. Sono i potenziali “turisti delle radici” ai quali si guarda con crescente attenzione. Di questo parlerà la due giorni di incontri, organizzata dall’Associazione “Radici Venete” per giovedì 22 e venerdì 23 maggio a Belluno, nell’aula magna del Seminario gregoriano.
Il convegno si aprirà il 22 maggio, alle 9:30, con un “Reading letterario, curato dall’Associazione Premio Giuseppe Mazzotti” in cui interverranno gli scrittori Nicola Vegro, Danilo Narduzzi ed Emanuele D’Andrea.Seguirà un confronto sul tema “Italo-discendenti: una risorsa per il futuro dell’Italia”. Nel pomeriggio i lavori del convegno si svilupperanno in due sezioni: una sarà dedicata all’importanza dell’offerta turistico culturale e ambientale veneta; nell’altra saranno messe a fuoco le radici italiane nel mondo con testimonianze di chi ha saputo mantenere vivi i legami con la terra veneta.
Sarà incentrata sulla “Genealogia, cuore del Turismo delle radici”, invece, la giornata di venerdì 24 maggio. I lavori si concluderanno con un incontro sul “Turismo delle radici e le sfide del futuro”: un esame delle opportunità economiche che si prospettano. Seguiranno la presentazione e la visita del Museo interattivo delle migrazioni di Belluno.
Due giornate di studio e di confronto, quindi, sul “Turismo delle radici” che si presentano anche come un’opportunità per conoscere il mondo dell’emigrazione e per conoscere storie di uomini che hanno fatto e fanno onore all’Italia e al Veneto (come Papa Francesco e Papa Leone XIV, entrambi italo-discendenti).
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/